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Edilizia e urbanistica, nuova legge in Sardegna

Via libera dal Consiglio regionale al provvedimento di manutenzione legislativa che introduce elementi di chiarezza e semplificazione normativa per superare criticità e risolvere dubbi interpretativi

mercoledì 28 giugno 2017 - Redazione Build News

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Il Consiglio regionale della Sardegna ha ieri approvato con 28 sì e 14 no la legge “Disposizioni urgenti in materia urbanistica ed edilizia”, che modifica sei leggi regionali in materia urbanistica e di edilizia.

Si tratta di un provvedimento di manutenzione legislativa che introduce elementi di chiarezza e semplificazione normativa per superare criticità e risolvere dubbi interpretativi.

Il testo, presentato dalla Giunta Pigliaru su proposta dell’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, ha tenuto conto dei suggerimenti formulati nei numerosi incontri organizzati in tutta l’Isola con diversi soggetti portatori di interesse tra i quali sindacati, associazioni di categoria e Rete delle professioni tecniche.

“Il provvedimento – sottolinea Erriu – introduce numerosi elementi di chiarezza e semplificazione normativa che consentiranno agli uffici tecnici degli enti locali e ai professionisti di superare le criticità delle precedenti leggi di settore. Inoltre saranno date risposte chiare a dubbi interpretativi, alcuni dei quali sono emersi chiaramente durante l’attività di supporto ai Comuni nell’applicazione e nell’interpretazione delle disposizioni legislative regionali in materia urbanistica ed edilizia”.

“Le norme introdotte – prosegue Erriu – risolvono parecchi problemi, ad esempio sulle tolleranze edilizie, sulle opere soggette a semplice segnalazione certificata di inizio attività che sono notevolmente ampliate, sulle categorie funzionali e il mutamento delle destinazioni d’uso, sugli interventi di edilizia libera, sui parcheggi privati, su accertamenti di conformità, sugli strumenti di pianificazione urbanistica e dei litorali. Nuove disposizioni di notevole interesse dei cittadini riguardano i centri rurali, il riuso di volumi edilizi, il trasferimento volumetrico per la riqualificazione paesaggistica, gli usi civici, i frazionamenti di unità immobiliari a seguito degli interventi di incremento volumetrico. Vi sono norme di incentivazione degli interventi di riuso del patrimonio edilizio dismesso e per l’efficientamento energetico introdotte per combattere il fenomeno dello spopolamento dei centri storici e dei centri di antica e prima formazione. Vengono istituiti, infine, l’Osservatorio regionale per l’urbanistica e l’edilizia e la Commissione permanente sulle problematiche edilizie e urbanistiche della disabilità. Di grande importanza anche le disposizioni straordinarie per il completamento degli edifici mai ultimati”.

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