Il segretario della Uil Basilicata, Vincenzo Tortorelli, commenta i dati contenuti nella relazione sull’attività dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro relativa all’anno 2021, pubblicata lo scorso 12 agosto (IN ALLEGATO). Nella regione, così come a livello nazionale, il settore edilizio è uno di quelli a più alto tasso di lavoro irregolare: 513 aziende su 803 ispezionate nel 2021 (il 63,8%) sono risultate irregolari. A seguire l’industria (52,6% di irregolarità), terziario (50,1%) e agricoltura (38,5%).
È al Sud che si concentra la più alta quantità di lavoratori in nero sul totale dei lavoratori interessati da irregolarità (media Sud: 44%). A livello regionale, gli indici più elevati sono stati rilevati in Calabria (59%), Campania (45%), Puglia (41%), Molise (39%), Basilicata (35%). Nel rapporto tra numero lavoratori in nero e quello delle ispezioni con esito irregolare le percentuali più elevate a livello regionale sono state rilevate in: Campania (60 lavoratori in nero per 100 ispezioni con esito irregolare), seguita dalla Toscana (52%), Calabria (48%). Si conferma la tendenza a una diminuzione generale del lavoro nero per le donne, determinando una riduzione della quota femminile che dal 40% del 2019 passa al 30% del 2021, e si assiste conseguentemente ad una crescita della quota maschile di lavoro nero, che va dal 60% del 2019 al 70% nel 2021.
Sono dati che mettono in evidenza ciò che da sempre sosteniamo: più ispezioni, meno lavoro nero. Meno lavoro nero, più sicurezza sul lavoro, aggiungiamo – dichiara Tortorelli.
Riteniamo un buon lavoro quello che sta conducendo l’ispettorato, ma servono ancora più ispettori – almeno una decina subito in Basilicata – e più ispezioni sul territorio e nelle aziende, perché, al netto dei controlli effettuati, tutte le regioni del Sud presentano altissimi tassi di irregolarità lavorativa e di lavoro nero. Edilizia, terziario, industria continuano ad essere i settori dove più alto è il tasso di irregolarità lavorativa.
“L’azione dell’attività ispettiva dovrà quindi continuare a tutela delle tante lavoratrici e dei tanti lavoratori di questi settori. Il ruolo che può svolgere il corpo ispettivo, tutto, a tutela dei diritti, della salute, della sicurezza, delle lavoratrici e dei lavoratori, è fondamentale per restituire dignità al lavoro. Da ultimo, riteniamo che si debba ritornare alla vecchia prassi di incontri tra ispettorato e parti sociali, poiché pensiamo che più ci si confronti, migliori saranno le soluzioni per affrontare i problemi del nostro mercato del lavoro.”