Recupero e ripristino del patrimonio edilizio esistente con la possibilità di modificare la destinazione d'uso in abitativo di locali destinati a ripostigli, dispense e usi accessori. È quanto dispone la nuova legge “Disposizioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Destinazione d’uso e contenimento dell’uso del suolo Modifiche alla L.R. 96/2000”, votata dal Consiglio regionale dell'Abruzzo nei giorni scorsi. Ad illustrare le linee innovative della legge ci ha pensato un convegno organizzato dall'assessore all'Urbanistica, Donato Di Matteo, primo firmatario e propositore della legge.
"E' una legge che va incontro alle esigenze delle famiglie - ha detto l'Assessore durante l'incontro pubblico organizzato a Pescara - perché crea gli spazi necessari per sistemare figli o genitori anziani".
All'appuntamento di Pescara erano presenti dirigenti e funzionari della Regione Abruzzo, esponenti politici del Consiglio regionale, Alberto Balducci e Lorenzo Sospiri, tecnici e amministratori comunali.
"Una legge che crea opportunità per le famiglie in questo momento di difficoltà economica – spiega Donato Di Matteo - e che dà la possibilità di trasformare le strutture al piano terra e seminterrate in unità abitative. La legge concede inoltre l’opportunità di adeguare gli alloggi per esempio per i figli che devono sposarsi senza investire ingenti risorse. La normativa che investe una parte del meccanismo di abitabilità, non determina sanatoria perché è competenza nazionale, ma permette di trasformare locali di servizio in abitabili ed evitare di consumare altro suolo. Le strutture potranno essere recuperate come aree per attività artigianali, commerciali o destinate al settore turistico oltre all’uso abitativo. I proventi ricavati per le modifiche abitative sono destinate alle opere di urbanizzazione dei paesi o delle città per renderle più vivibili".
I Comuni, entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge, devono recepire con delibera di consiglio la legge e possono in ragione di esigenze del proprio territorio introdurre elementi di ulteriore salvaguardia tipici delle realtà particolari.
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