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Edilizia off-site come alternativa a quella tradizionale. Perché?

L'edilizia off-site riduce il lavoro in cantiere per localizzarlo in fabbrica, consentendo una riorganizzazione di tecnologie e processi volta a una maggiore efficienza e qualità. Se ne parla a REbuild 2017

giovedì 22 giugno 2017 - Erika Seghetti

edilizia off-site

Si apre oggi e durerà fino a domani la convention di REbuild dedicata all'edilizia off-site. Al Palazzo dei Congressi di Riva del Garda verrà presentato il secondo Outlook di REbuild 2017, manifestazione trentina che è diventata nel corso degli anni un incubatore di innovazioni e idee per la filiera delle costruzioni e del real estate.

Cos'è l'edilizia off-site? Perché viene considerata uno dei principali trend di settore per i prossimi anni? Quali opportunità può offrire a imprese e professionisti rispetto all'edilizia tradizionale? Sono queste le domande a cui si cercherà di rispondere nel corso della due giorni.

Meno lavoro in cantiere

L'edilizia off-site, la prefabbricazione e altri metodi moderni di costruzione-  si legge nell'anteprima dell'outlook-  riducono l'intensità delle lavorazioni in cantiere per localizzarla principalmente in fabbrica, consentendo una riorganizzazione di tecnologie e processi volta a una maggiore efficienza e qualità. L'edilizia off-site prevede quindi progetti che includono le fasi della produzione, dell'assemblaggio e della gestione dei beni ed è attenta alla standardizzazione, all'analisi dei costi e delle performance nell'intero ciclo di vita dell'edificio. 

I processi costruttivi dovrebbero guardare alla manifattura

L'edilizia off-site rappresenta una nuova sintesi tra costruzioni e manifattura, tra processi produttivi ampiamente consolidati e nuove tecnologie digitali. La produzione dei componenti destinati all'edilizia si sposta dal cantiere alla fabbrica, con un aumento della produttività e una riduzione dei costi. Il percorso è ancora in divenire e le forme di questo spostamento possono essere molteplici. Si passa dalla produzione di singoli componenti a quella di vani e unità abitative complete che, una volta assemblate, necessitano solo di essere appoggiate e rivestite. Grazie alle tecnologie digitali è possibile coniugare la produzione in serie e la varietà dei beni prodotti, unire l'efficienza della fabbrica e l'ineludibile diversità di ogni progetto.

Processi produttivi simili a quelli delle auto

Il paragone più calzante è quello con il settore automotive. Se è possibile sviluppare un processo produttivo di un'automobile con la personalizzazione del prodotto lungo un'unica linea di produzione, perché non può essere fatto altrettanto per le costruzioni?

Grazie al supporto delle tecnologie dell'informazione

L'edilizia off-site ibrida i processi produttivi del settore delle costruzioni con quelli della manifattura, sfruttando le opportunità delle tecnologie dell'informazione e questo potrebbe assicurare all'edilizia un considerevole aumento di produttività da molti anni assente. Con conseguenze rilevanti in termini di incremento dell'efficienza che porterebbe vantaggi alle imprese grazie a maggiori marginalità.

Una sfida non solo per grandi imprese

Questo percorso- sottolineano da REbuild- non va visto come appannaggio di grandi imprese altamente capitalizzate ma è una sfida che può essere giocata ad armi pari anche da piccole e medie imprese possono giocarsela ad armi pari e in qualche caso anche con qualche vantaggio in più rispetto alle imprese di grandi dimensioni ma magari meno attente alla possibilità di cogliere le opportunità del cambiamento tecnologico.

Costi ridotti del 25%

Il passaggio dall'edilizia tradizionale a quella off-site potrebbe permettere di raggiungere diversi importanti obiettivi in termini di tempi e costi di produzione. Grazie alla stabilizzazione dei processi produttivi e la relativa incertezza legata alla realizzazione dei progetti, si otterrebbe una capacità superiore di rispettare i tempi di consegna. Sul fronte dei costi, questi vengono stimati del 25% inferiori rispetto alle tradizionali tecnologie.

Riqualificazione, il mercato più interessante per l'off-site

Il mercato più interessante per l'off-site è quello della rigenerazione del patrimonio edilizio esistente, stimato in 18 mln di unità immobiliari in Italia. Poiché non è possibile immaginare lo spostamento di migliaia di famiglie né tantomeno considerare la demolizione di intere parti di città, la soluzione più efficiente è quella di proporre modelli tecnologicamente capaci di una tempistica di cantiere estremamente ridotta.

Oltre a presentare dati e scenari per il futuro, l'outlook illustra anche diversi casi di studio che dimostrano come l'edilizia off-site potrebbe realmente essere considerata come una delle alternative più interessanti all'edilizia tradizionale.

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