“Non solo salva-casa. Con buonsenso, in collaborazione con i Comuni italiani, gli uffici del Mit stanno lavorando per risolvere problemi edilizi ed urbanistici connessi ad interventi già assentiti da alcuni enti locali sulla base di una interpretazione della legislazione statale e regionale, che nel settore è stata oggetto di successive modifiche e stratificazioni”.
Lo annuncia una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“In assenza di tale intervento, rimarrebbe un rischio di incertezza sia per le amministrazioni territoriali, sia per i cittadini. Un esempio è il capoluogo lombardo: negli auspici del vicepremier e ministro Matteo Salvini il Mit presenterà una norma Salva-Milano per evitare problemi ad alcuni grattacieli”, conclude la nota del Mit.
Regolarizzare piccole difformità delle case: la bozza normativa
Ricordiamo che lo scorso 4 aprile il Ministero delle Infrastrutture ha comunicato che è in corso la preparazione di “un pacchetto di norme per intervenire sulla casa, così come chiesto e auspicato anche dalle Amministrazioni territoriali, dalle associazioni e dagli enti del settore edilizio”.
Trattasi di “una serie di misure che mirano a regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali che interessano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano. In particolare: difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente; difformità edilizie “interne”, riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche; difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi a causa della disciplina della “doppia conforme” che non consente di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per moltissimi interventi, risalenti nel tempo. E ancora per permettere i cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee”.
La ratio “è tutelare i piccoli proprietari immobiliari che in molti casi attendono da decenni la regolarizzazione delle loro posizioni e che non riescono, spesso, a ristrutturare o vendere la propria casa. Allo stesso tempo deflazionare il lavoro degli uffici tecnici comunali, spesso sommersi dalle richieste di sanatorie. Alla luce della semplificazione e dell’efficienza amministrativa si è previsto anche di intervenire sulle procedure amministrative per garantire ai cittadini risposte certe in tempi certi”.
Queste linee di indirizzo su cui gli uffici si sono mossi, a seguito anche delle proposte raccolte nelle precedenti riunioni sul tema, e che hanno portato alla bozza normativa, sono state presentate nel corso della nuova riunione sul piano casa, tenutasi al Mit alla presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini con il Dipe (dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) e rappresentanti di circa 50 tra istituzioni, enti, associazioni, ordini professionali e fondazioni del settore.
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