L’argomento
è tornato prepotentemente di attualità per almeno due motivi: da un lato le
proteste degli studenti universitari che faticano a trovare alloggi nelle
grandi città a prezzi calmierati, dall’altro l’alluvione e le frane che hanno
messo in ginocchio l’Emilia-Romagna. Stiamo parlando ovviamente di
pianificazione urbana e di edilizia pubblica, due ambiti interconnessi tra loro
di cui le amministrazioni comunali devono farsi carico anche in termini di sicurezza
e sostenibilità.
Ma quanto spendono i comuni per l’assetto del territorio e l’edilizia abitativa? Openpolis prova a fare luce e chiarezza su questo tema con l’analisi basata sui dati resi disponibili attraverso il proprio sito Openbilanci e dove esposti da un lato gli importi relativi all’assetto del territorio, ovvero le uscite legate alla pianificazione urbana, sia a scopo residenziale che per servizi pubblici o industrie, per la manutenzione dell’arredo urbano e per i piani regolatori e urbanistici, dall’altro tutti gli interventi di costruzione e ristrutturazione dell’edilizia pubblica e popolare, comprendendo in questa voce soltanto l’aspetto prettamente edilizio, senza considerare quindi i sussidi per le famiglie che hanno diritto all’accesso alle case popolari, che rientrano invece all’interno della missione dedicata alle spese sociali.
Spesa Urbanistica nel 2021
Scopriamo
così che il Comune di Milano guida la classifica per la spesa pro capite per
assetto del territorio ed edilizia abitativa con oltre 120.27 euro pro capite. Seguono,
staccati Messina (99,68), Firenze (74,29) e Venezia (55,54). Tre comuni
spendono meno di 20 euro pro capite, tutti situati nel nord del paese: Verona
(13,30), Padova (11,10) e Trieste (10,35). A parte le prime due, tutte le altre
grandi città italiane spendono meno della media dei comuni del Paese, pari a
93,86 euro a persona. Le amministrazioni che in media spendono di più sono
quelle dell’Abruzzo (393,69 pro capite), del Molise (180,85) e del Lazio
(147,13). Uscite minori nei comuni valdostani (39,60), emiliano-romagnoli
(24,37) e veneti (23,40).
Ora sarete curiosi di conoscere quanto spende il vostro Comune. Una semplice ricerca e otterrete i dati aggiornati al 2021. Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Inoltre, spesso i comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Questo perché le uscite di una missione o di un programma possono essere relative a più assessorati.