L’edificio di nuova costruzione che ospita una residenza monofamiliare sorge a Bellusco (MB) su progetto degli architetti Emanuele Tanzi e Marco Ballarè e si contraddistingue per l’utilizzo di un sistema strutturale innovativo in acciaio. La composizione architettonica scaturisce dalla volontà di configurare un ambiente famigliare, confortevole e permeabile con il giardino esterno e si caratterizza per volumi semplici, dialetticamente in contrasto con il contesto edilizio locale. Il corpo di fabbrica si colloca a sud del lotto di pertinenza e copre una superficie a pianta rettangolare di circa 8 x 15 m lungo l’asse est-ovest.
La sagoma a capanna (di altezza 6,9 m al colmo e 3 m in gronda) consente uno sviluppo interno su due livelli, l’alternarsi di spazi a doppia altezza e soppalchi con affaccio sugli ambienti sottostanti, per un totale di 150 mq. L’involucro opaco costituisce la caratteristica estetica saliente dell’edificio grazie all’utilizzo di un rivestimento in vetro satinato, verniciato sul retro color grigio polvere, che si stacca completamente da colori e trame circostanti mantenendo comunque un tono elegante, quasi etereo.
L’attenzione al tema delle strategie passive quali l’orientamento, la massimizzazione degli apporti solari, lo sfruttamento di ventilazione e illuminazione naturale, integrate con un impianto di climatizzazione a pompa di calore alimentata da pannelli fotovoltaici in copertura (in grado di produrre una potenza elettrica di 10 kW) rendono l’abitazione energeticamente autonoma. La sostenibilità ambientale è inoltre implementata da un sistema di raccolta e riuso delle acque piovane connesso alle reti di servizio ed al sistema di irrigazione esterna. L’edificio, a ridotte emissioni di CO2, è stato certificato in Classe energetica A con un fabbisogno termico pari a 27,29 kWh/mq anno.
La tipologia costruttiva totalmente a secco prevede l’utilizzo di un innovativo sistema strutturale costituito da profili sottili in acciaio formati a freddo, distribuiti in modo diffuso, che si integrano perfettamente con l’involucro altamente prestazionale ed efficiente, oltre a consentire tempi di cantiere estremamente ridotti.
Le strutture in elevazione sono standardizzate secondo due moduli di parete esterna, disposti nelle due direzioni, e costituiti da montanti alti 3 m posti ad interasse di 40 cm innestati su guide di base (connesse alle fondazioni mediante connettori a taglio) e, in sommità, da un traverso a metà altezza. Tali elementi svolgono la funzione di trasferimento dei carichi verticali alle fondazioni: le giunzioni tra le due parti sono effettuate con l’ausilio di ancoraggi a trazione connessi alle strutture di fondazione attraverso ancoranti chimici e posti in prossimità dei limiti esterni delle pareti resistenti all’azione di taglio.
In pianta si distinguono 4 campi rettangolari, la cui scansione deriva dalla disposizione delle pareti disposte lungo la direzione delle falde di copertura. A livello della quota di gronda 3 profili binati costituiscono le travi di sostegno per il soppalco, mentre l’intera costruzione è collegata in copertura per mezzo di travi reticolari poste in direzione longitudinale rispetto alla direzione della linea di colmo. Impalcati lignei (per il soppalco) e in lamiera metallica schiumata (in copertura) garantiscono la rigidezza di piano.
La resistenza alle azioni orizzontali è affidata ai moduli di parete: sono presenti controventi a croce (realizzati con piatti in acciaio) nelle pareti trasversali e controventi a traliccio in quelle longitudinali. L’azione sismica risulta essere contenuta data la leggerezza dello scheletro strutturale.
Nelle fasi di progettazione della struttura il limite è costituito da quello elastico (con fattore di struttura prossimo ad 1) dato dalle sezioni molto snelle dei profili in Classe 4; in fase di progettazione sono stati quindi tenuti in considerazione eventuali effetti di instabilità locale nella determinazione delle azioni resistenti. Le analisi e le verifiche si sono basate su test sperimentali condotti dalla ditta produttrice e costruttrice dei profili presso laboratori certificati.
Matteo Brasca, Federico Lumina