Legambiente e l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (Inbar) hanno elaborato e presentato ieri a Roma un protocollo di intervento che vuole fornire linee guida e criteri di gestione sostenibile e di bioarchitettura nell’ambito dell’edilizia scolastica, dando così uno strumento integrato che possa garantire il miglioramento qualitativo degli edifici scolastici.
Una prima sperimentazione del protocollo è stata fatta a Roma nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di via Monte Ruggero 39, in collaborazione con il Municipio di Roma III. Secondo Legambiente e Inbar, interventi mirati di efficienza energetica permetterebbero a questa scuola di arrivare ad una riduzione della spesa del 73% per l’energia termica e del 37% per la parte elettrica, passando da una Classe G di prestazione energetica a una classe B. A ciò vanno aggiunti anche una serie di interventi per il miglioramento del benessere e della qualità indoor, come ad esempio un nuovo “clima cromatico” degli spazi interni ottenuto con tinte che non emettono sostanze tossiche, l'installazione di semplici miscelatori aria-acqua o la riduzione dell'inquinamento elettromagnetico generato dai sistemi wi-fi.
GRIGLIA DI RIFERIMENTO. Il protocollo, fondato su un sistema di valutazione multicriterio, mette a disposizione del progettista una griglia di riferimento mediante la quale può misurare l’ecosostenibilità e la biocompatibilità dell’intervento proposto. All'intero progetto viene associato un punteggio complessivo finale, consentendo in tal modo al progettista, fissato un budget per l’investimento, di misurare l'efficacia delle soluzioni proposte in termini di sostenibilità delle prestazioni dell'edificio una volta riqualificato.
Grazie a un’attenta analisi ambientale, funzionale, energetica e all’applicazione del Protocollo - dichiara Carlo Patrizio, Inbar Lazio-Sezione Roma 3 - è possibile arrivare a ridurre i costi energetici complessivi (elettrici e termici) fino al 30% di quelli attuali (in valori assoluti, da 70mila a 20mila euro annui) attraverso interventi di efficienza energetica (isolamento delle murature, sostituzione degli infissi, di tre generatori con due a condensazione, degli apparecchi illuminanti con tecnologia LED), di installazione di fonti rinnovabili (solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria). Inoltre, grazie all'applicazione del protocollo di valutazione, è stato possibile integrare nel progetto anche altri interventi propri della bioarchitettura come ad esempio la partecipazione degli utenti (docenti, personale, alunni e famiglie), l'impiego di materiali naturali e la tutela della risorsa idrica. Il nostro interesse per questo progetto risiede nel fatto che si vuole riconoscere un valore educativo proprio alla stessa struttura edilizia che ospita una comunità in formazione.