“L’ANCI ritiene necessario che siano riconsiderati ed aumentati gli spazi di esclusione dal patto di Stabilità interno previsti per gli interventi sull’edilizia scolastica dei Comuni e delle Città metropolitane”.
Lo scrive il presidente dell’ANCI, Piero Fassino, in una lettera inviata al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.
“Un tale provvedimento – sottolinea Fassino – consentirebbe a molte amministrazioni di intervenire sul nostro patrimonio edilizio scolastico realizzando opere indispensabili di manutenzione ordinaria e straordinaria”.
Inoltre, il presidente dell’ANCI ricorda “la necessità di programmare interventi urgenti per completare le opere di messa in sicurezza e di rimozione dell’amianto in tutte le strutture scolastiche ed universitarie, suggerendo in particolare per queste ultime l’apertura di un tavolo ANCI, Miur e Crui”.
AUMENTARE GLI SPAZI DI ESCLUSIONE DAL PATTO PER GLI INTERVENTI DI EDILIZIA SCOLASTICA PREVISTI PER LE CITTÀ METROPOLITANE. Lo scorso aprile l'Anci ha chiesto, con una lettera inviata dal segretario generale Veronica Nicotra ai sottosegretari alla Presidenza del Consiglio e all’Istruzione, Claudio De Vincenti e Davide Faraone, nonché al coordinatore dell’Unità di missione sull’edilizia scolastica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Laura Galimberti, di “riconsiderare ed aumentare gli spazi di esclusione dal Patto di stabilità interno per gli interventi di edilizia scolastica previsti per le Città metropolitane”.
Dopo aver ricordato che la norma - legge 190/2014 - prevede che nel computo del Patto non vengano considerate le spese di Province e Città metropolitane per interventi di edilizia scolastica, fino ad un massimo di 50 milioni nel 2015 e 50 milioni nel 2016, Nicotra ha fatto notare che “l’ANCI ha avviato nei giorni scorsi una ricognizione” sui fabbisogni effettivi delle Città metropolitane per l’anno in corso, dalla quale risulta che “l’effettivo fabbisogno di queste Città metropolitane non potrà essere soddisfatto se non in minima parte”. Il Segretario generale dell’ANCI ha sottolineato inoltre “ancora una volta l’emergenza in cui gli enti si trovano ad operare per interventi fondamentali come quelli per le scuole, concernenti non solo l’ordinaria manutenzione ma molto più spesso opere indifferibili legate alla messa in sicurezza, senza tralasciare le ricadute positive che tali interventi avrebbero sulle economie locali”.
Da qui la richiesta dell’Associazione: “Risulta pertanto evidente come sia necessario – ha concluso Nicotra - riconsiderare ed aumentare gli spazi di esclusione dal Patto di stabilità interno per gli interventi di edilizia scolastica previsti per le Città metropolitane”.