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Edilizia scolastica, un edificio su tre è pericoloso. A che punto sono gli interventi del Governo?

Il crollo di Ostuni riapre il dibattito sulla sicurezza delle scuole. Il Governo ha stanziato 3,9 mld per interventi di ristrutturazione ma dal report di Cittadinanzattiva emerge che il 70% degli edifici è tutt'ora insicuro

martedì 14 aprile 2015 - Erika Seghetti

scuola-palermo
L'edilizia scolastica torna al centro del dibattito pubblico. A distanza di pochi giorni dal 'resoconto' fatto dal sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, su risorse, interventi e progetti messi in cantiere dal Governo per rendere le scuole italiane "più belle e più sicure", l'ennesimo crollo. Quello del soffitto della scuola elementare ‘Pessina’ ad Ostuni, in provincia di Brindisi. Con un'aggravante di tutto rilievo: l'edificio era 'fresco' di ristrutturazione e aveva riaperto i cancelli lo scorso 7 gennaio. Posto che cause e responsabilità di un intervento svolto con molta probabilità con incuria saranno da accertare, il caso necessariamente chiama in causa anche il Governo Renzi, che ha fatto degli investimenti in edilizia scolastica una delle sue bandiere e ora deve fare i conti con una situazione che mette in luce nuovamente le gravi problematiche strutturali degli istituti scolastici nazionali.

I dati allarmanti di Cittadinanzattiva


Che lo stato di sicurezza di tante scuole in Italia sia allarmante lo dimostrano gli ultimi dati di Cittadinanzattiva: il 41% delle scuole ha uno stato di manutenzione mediocre o pessimo, quasi tre scuole su quattro (73%) presentano lesioni strutturali per lo più sulla facciata esterna (66%); il 25% dei corridoi, il 21% delle mense e dei bagni e il 18% delle aule presenta distacchi di intonaco; segni di fatiscenza sono presenti per lo più nei laboratori (24%), nelle aule e nei bagni (20%), nelle palestre e segreterie (19%), nel 15% delle mense. Di fronte alla richiesta di piccoli lavori di manutenzione, nel 15% dei casi l'ente proprietario non è mai intervenuto e nel 23% è intervenuto con molto ritardo. Nel caso di richiesta di lavori di manutenzione strutturale, ben più lunghi e onerosi, nel 29% delle situazioni l'ente non è intervenuto. Non a caso - segnala l'associazione - sono stati 766 gli incidenti accorsi, nell'ultimo anno, a studenti e personale scolastico nelle scuole monitorate, in 94 casi è stato chiesto l'intervento del 118, in 53 è stato disposto il trasferimento in ospedale.

Cosa si è fatto finora per mettere al sicuro gli edifici scolastici? L'investimento totale per l'edilizia scolastica sfiora i 4 miliardi. Cifra a cui  si arriva considerando gli impegni di spesa legati ai Fondi Pon e Por (1025 mln per efficientamento energetico, impianti sportivi, sicurezza...), alle risorse contenute nel ddl la Buona scuola (590 mln per scuole innovative, indagini diagnostiche sui solai degli edifici e recupero di risorse da vecchie procedure di stanziamento) e ai mutui agevolati Bei (940 milioni per 4.000 interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento antisismico, alloggi universitari ecc.). Nel conto vanno messe anche le risorse di Scuole Belle, oltre 17.000 interventi tra il 2014 e il 2016 (150 mln investiti nel 2014 realizzando il 94,1% degli interventi previsti; 130 mln nella legge di stabilita' per il primo semestre 2015 e 170 mln per la seconda tranche 2015); Scuole sicure (550 mln, tra decreto del fare e delibera Cipe, per 2.328 interventi di manutenzione straordinaria, bonifica amianto e messa a norma); Scuole nuove (344 mln, 454 comuni interessati, 500.000 euro in media per ogni cantiere, grazie allo sblocco del patto di stabilita').
 40 mln per la messa in sicurezza dei soffitti
Particolarmente mirato rispetto a quanto accaduto in Puglia è lo stanziamento previsto nel ddl La Buona scuola attualmente all'esame del Parlamento. All'art.20 del provvedimento si prevede, infatti, una spesa di 40 mln per l'anno 2015 per finanziare indagini diagnostiche dei solai degli edifici scolastici (anche attraverso quote di cofinanziamento da parte degli enti locali proprietari) per prevenire eventi di crollo.
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