Realizzare, a livello nazionale, un unico sistema di qualifica per i lavoratori del settore edile che superi le differenze regionali per un sistema di formazione professionale specialistica all’avanguardia in Europa.
È questo l'obiettivo del progetto europeo BRICKS, Building Refurbishment with Increased Competences, Knowledge and Skills, dell'iniziativa strategica BUILD UP Skills - Pillar II co-finanziato dal programma europeo Intelligent Energy Europe (IEE), coordinato dall'ENEA.
Partecipano al progetto 15 organismi nazionali, tra cui Mesos – Innovation and Training Advice, e oltre 40 partner associati, tra i quali il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dell’Istruzione, Regioni e Province Autonome.
BRICKS getterà le basi per il riconoscimento delle competenze formali, non-formali e informali da implementare attraverso un sistema di certificazione volontario. Tale certificazione costituirà un punto di riferimento nazionale per l’ottenimento di una qualifica che rispetti i requisiti professionali europei.
CONFERENZA NAZIONALE. Il 15 dicembre si è tenuta la Conferenza Nazionale sul Progetto presso il Salone Centrale ENEA a Roma. La Conferenza si è aperta con la presentazione del progetto da parte del Commissario ENEA F. Testa, il quale ha sottolineato che tramite il progetto BRICKS potremmo costruire una filiera industriale di competenze sull’efficienza energetica, attraverso un nuovo know-how esportabile all’estero, rinnovando modelli e skills non ancora aggiornate in Italia.
E’ stato poi proiettato un video realizzato nell’ambito del progetto, disponibile sul all’indirizzo www.bricks.enea.it.
OGNI REGIONE HA UN PROPRIO SISTEMA DI CERTIFICAZIONE. Attualmente, assistiamo ad una disgregazione del sistema formativo, ogni regione ha un proprio sistema di certificazione. Il progetto Bricks ha l’obiettivo di certificare le competenze a livello nazionale attraverso un marchio di qualità e favorendo l’Innovazione e la Sostenibilità.
Anna Moreno, responsabile della formazione ENEA e del progetto Bricks, ha illustrato lo stato dell’arte del progetto e i primi risultati illustrando anche il grafico sul livello di innovazione delle varie nazioni in Europa. L’Italia risulta tra le ultime con lo 0,40%.
Cosa fare per incitare ad un cambiamento? Prima di tutto liberarsi dalle convinzioni tradizionaliste. Come? Aprirsi all’innovazione tecnologica, cultura trasversale, formazione e aggiornamento continuo, messa a punto di norme UNI che permettono di avere un riferimento nazionale, messa a punto dei modelli di certificazione di parte terza che potranno essere riconosciuti in tutte le regioni e anche in Europa, la Formazione dei Formatori di Aula e di Cantieri.
Si sono poi messe in evidenza le nuove figure professionali di “Formatore di Cantiere” e di “Formatore d’Aula per il settore fonti rinnovabili”.