È iniziato lo scorso dicembre, e ha una durata di tre anni, il progetto europeo Bus Trainers, coordinato dalla Fundación Laboral de la Construcción (Spagna) e avente come partner italiani Ance e Formedil. I Paesi coinvolti, oltre alla Spagna e all’Italia, sono Grecia, Malta e Portogallo.
Obiettivo del progetto – che si innesta su importanti esperienze condotte a livello europeo nell’ambito dell’alleanza Build Up Skills (tra cui il progetto I-Town, cui l’Ance partecipa) - è definire schemi e strumenti per i corsi di formazione indirizzati ai formatori dell’edilizia sostenibile. In tal modo i partner mirano ad aumentare la competitività del settore delle costruzioni, attraverso la promozione di competenze in materia di efficienza energetica ed energie rinnovabili.
Le prime attività hanno riguardato principalmente lo svolgimento delle indagini sulle lacune, o fabbisogni di competenze “verdi”, nel settore edile. E’ definita lacuna "una situazione in cui il livello di competenze di coloro che sono attualmente occupati è inferiore a quello richiesto per eseguire adeguatamente il lavoro o in cui il tipo di abilità non corrisponde ai requisiti del lavoro".
La metodologia utilizzata per definire le lacune è la seguente:
- Preliminarmente all’identificazione delle lacune, durante il kick-off si è tenuta una riunione dei partecipanti con l’obiettivo di raccogliere contributi riguardo a che cosa si intenda per competenze verdi, abilità pedagogiche e soft skills, nei rispettivi Paesi.
- A seguito di questa attività, si sono svolti due tipi di analisi:
a) un’analisi documentale, ovvero una consultazione Paese per Paese degli status quo nazionali e delle tabelle di marcia prodotte nel quadro dei progetti Build Up Skills, oltre ad eventuale altra documentazione pertinente;
b) un’analisi sperimentale, ovvero uno studio sul campo allo scopo di identificare e definire le lacune di competenze verdi nei formatori del sistema di istruzione e formazione professionale. Questa analisi è stata fatta mediante due tecniche di ricerca: un sondaggio on-line compilato dai formatori in ogni Paese, che in Italia ha raccolto più di cento feedback, e almeno 5 interviste semi-strutturate per Paese.
Seguendo questa metodologia, è iniziato il lavoro di identificazione delle lacune, sulla base dei risultati, aggregati a livello europeo, delle analisi documentale e sperimentale. Una parte di tale lavoro è stata svolta nell’ambito del secondo meeting dei partner, nel mese di maggio.
Successivamente all’identificazione delle lacune, sarà sviluppata la piattaforma di apprendimento vera e propria, che si avvarrà di un supporto informatico e godrà anche del contributo degli esperti del settore dei singoli Paesi.
Per diffondere i progressi e i risultati del progetto saranno organizzati dei seminari in ogni Paese partecipante.