Gli aerei sono mezzi di trasporto notoriamente molto “pesanti” in termini di emissioni di CO2. Anche se, nel settore dei trasporti, la parte del leone è rappresentata ancora dal trasporto su strada – che si stima sia responsabile dell’11,9% delle emissioni globali – l’aviazione emette circa 1,04 miliardi di tonnellate di anidride carbonica all’anno (dati 2018), tra il 2 e il 2,5% delle emissioni globali. Per circa l’81% queste emissioni sono da attribuire ai voli passeggeri.
Per questo molte compagnie aeree stanno cercando di portare la mobilità elettrica anche nei cieli, con l’obiettivo di rendere il trasporto aereo a emissioni zero – o quasi. Un notevole passo avanti in questo senso è stato compiuto lo scorso 17 agosto, quando la compagnia aerea Harbour Air – che gestisce un’importante flotta di idrovolanti in Nord America – ha completato il primo volo commerciale point-to-point con un aereo alimentato interamente a batteria. Una tratta breve, di appena 72 km, sopra il fiume Fraser nel British Columbia: 24 minuti di volo, dal Fraser River Terminal a Patricia Bay, sull’isola di Vancouver.
Il velivolo utilizzato è un De Havilland DHC-2 Beaver modificato in partnership con l’azienda di motori MagniX. La compagnia punta a diventare in breve tempo completamente “carbon neutral” grazie agli ePlane.
Servono batterie con maggiore autonomia
L’ostacolo principale sulla strada della diffusione dell’aviazione elettrica è l’autonomia delle batterie. Al momento gli aerei elettrici in fase di sperimentazione non riescono a volare per più di qualche decina di chilometri, con un carico di una dozzina di passeggeri. Come spiega Simone Cosimi su Esquire, “le batterie al momento a nostra disposizione non hanno infatti la densità necessaria per alimentare altro che velivoli molto leggeri e con minima capacità di carico (oltre che, appunto, un raggio ridotto)”.
Ci vorrà ancora molto, insomma, prima di vedere un normale aereo passeggeri alimentato interamente a batteria. Nel frattempo, però, proprio le piccole tratte in mercati di nicchia – come quella “battuta” da Harbour Air – possono offrire un utile terreno di sperimentazione.