Fisco

Efficientamento energetico, due bandi in Lombardia per piccoli Comuni e Pmi

Per l'efficientamento degli edifici di proprietà dei Comuni è previsto un contributo a fondo perduto fino al 90 per cento delle spese. Per le Pmi il contributo è fino al 50 per cento dei costi ammissibili

martedì 24 maggio 2016 - Redazione Build News

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La Giunta regionale della Lombardia ha approvato ieri lo stanziamento di 16,6 milioni di euro da destinare all'efficientamento energetico delle piccole e medie imprese e degli edifici pubblici.

L'importo totale è frutto dell'approvazione di due differenti delibere. La prima è la convenzione col Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), con un cofinanziamento nella misura del 50 per cento, che prevede di destinare 5,6 milioni di euro per l'efficientamento energetico delle PMI situate sull'intero territorio regionale.

La seconda delibera, sempre dedicata all'efficientamento energetico, si rivolge invece agli edifici pubblici, e destina oltre 11 milioni di euro ad Enti Locali, Comuni sino a 1000 abitanti, Comunità Montane, fusioni ed Unioni di Comuni. Un primo bando analogo e destinato agli stessi soggetti era già stato deliberato, la differenza sta nel fatto che il bando proposto precedentemente era a sportello, quello attuale è invece con ammissione a graduatoria.

E' il secondo bando di questo genere - ha precisato il governatore della Lombardia Roberto Maroni -, ma è differente rispetto al precedente. Mentre infatti l'altro era 'a sportello', sulla logica del 'chi primo arriva meglio si accomoda', questa volta verrà fatta una selezione dei beneficiari secondo una graduatoria, che prevede l'assegnazione dei fondi fino al loro esaurimento, per i progetti più significativi. Questo perché i bandi 'a sportello' spesso penalizzano i piccoli Comuni, che fanno fatica ad arrivare prima dei grandi Comuni.

È previsto un contributo a fondo perduto fino al 90 per cento delle spese, con un massimo di 250.000 euro per l'efficientamento degli edifici di proprietà dei Comuni con le classi energetiche peggiori: D, E, F e G. Per le Pmi il contributo è fino al 50 per cento dei costi ammissibili.

L'obiettivo principale di queste manovre – spiega l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Terzi - è non solo la riduzione dei consumi energetici da fonte fossile, che è anche direttamente correlato alla riduzione di emissioni di anidride carbonica e quindi della salvaguardia dell'ambiente, ma anche un sostegno concreto per aziende e cittadini, accogliendo le richieste dei vari rappresentanti dei Comuni.

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