Con 196 domande pervenute per un ammontare di circa 100 milioni totali richiesti, si è chiuso il 5 dicembre il bando della Regione Sardegna da 44 milioni di euro per interventi negli edifici pubblici e per la realizzazione di reti Smart Grid rivolto alle strutture pubbliche nel territorio regionale: enti locali, università e consorzi industriali.
Il bando, che si inserisce nella programmazione unitaria, è il risultato del lavoro congiunto degli assessorati dei Lavori Pubblici e dell’Industria, che si muovono in sinergia verso un comune obiettivo: dotare l’Isola di edifici intelligenti che consumano meno energia, la producono, usano solo quella necessaria e trasferiscono quella in eccesso ad altre strutture, in un processo virtuoso che si traduce in economia, tutela ambientale e miglioramento della qualità della vita per tutti i sardi.
L'entità del contributo per ciascun beneficiario è pari al 100% del costo totale ammissibile a finanziamento. Il finanziamento massimo per ciascuna proposta ammissibile, nei limiti delle risorse disponibili, va dai 500 mila euro per i comuni singoli fino a 3000 abitanti a 2.500.000 per le proposte presentate da comuni associati, province, amministrazioni universitarie e consorzi industriali. Il finanziamento minimo per ciascuna proposta è pari a 50.000 euro. Il bando “Interventi di efficientamento energetico negli edifici pubblici e di realizzazione di micro reti nelle strutture pubbliche nella regione Sardegna” mette a disposizione di Comuni, Province, Amministrazioni universitarie e Consorzi Industriali 44.159.500 euro del POR FESR Sardegna 2014/2020 Asse Prioritario IV "Energia sostenibile e qualità della vita", di cui 26.250.000 sull’azione 4.1.1, per la quale sono pervenute domande per circa 70 milioni, e 17.909.500 sull’azione 4.3.1, per la quale il totale delle domande ammonta a 30 milioni. Pubblicato il 4 luglio 2017, è stato prorogato fino al 5 dicembre su richiesta dell’ANCI per garantire la più ampia partecipazione.
Contavamo – ha dichiarato l'assessore Piras - su una risposta positiva, e il riscontro è andato ben oltre le nostre aspettative. Ciò significa che il pubblico ha ben chiaro qual è il futuro energetico dell’Isola: risparmio, qualità dell’ambiente, creazione di reti intelligenti di distribuzione energetica, a partire dagli edifici. Le azioni che abbiamo programmato e stiamo portando avanti con interventi mirati e risorse certe si inseriscono pienamente nella direzione tracciata dal Piano Energetico Ambientale. La Sardegna ha anticipato le misure contenute nella Strategia Energetica Nazionale per la riqualificazione degli edifici pubblici incentrata su efficienza e autoconsumo. Migliorare le prestazioni dei nostri edifici significa promuovere buone pratiche e utilizzare tecnologie innovative. Oltre ai 44 milioni di euro stanziati insieme ai Lavori Pubblici, l’Assessorato ha messo in campo altri 2 milioni di euro, interamente spesi, per l'audit energetico delle imprese, con bandi ai quali hanno partecipato oltre 70 aziende. Con quasi 7 milioni e mezzo di euro, inoltre, consentiamo ai Comuni che già dispongono di produzione di energia da fonti rinnovabili di dotarsi di accumulatori energetici per utilizzare pienamente l’energia prodotta. Altri esempi di buone pratiche in tema di energia da rinnovabili sono l’impianto sperimentale a concentrazione solare di Ottana, una piattaforma aperta alla ricerca applicata, e i sostanziosi finanziamenti concessi alle due Università della Sardegna per lo sviluppo di Smart Grid.