L’Aula della Camera ha licenziato definitivamente, in terza lettura, il disegno di legge di delegazione europea 2018 (DDL 1201-B/C, Relatore l’On. Filippo Scerra del Gruppo parlamentare M5S), nel testo trasmesso dal Senato.
Il testo come approvato, prevede criteri di delega specifici per il recepimento, tra l’altro, delle seguenti direttive:
- direttiva (UE) 2018/844, che modifica la dir. 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e la dir. 2012/27/UEsull'efficienza energetica.
Viene previsto, in particolare, che nell’esercizio della delega il Governo assicura che le norme introdotte favoriscano, nel rispetto delle disposizioni dell'Unione europea, l'ottimizzazione del rapporto tra costi e benefìci, al fine di minimizzare gli oneri a carico della collettività, anche mediante la sostituzione di sanzioni amministrative pecuniarie a quelle di ordine civilistico.
I decreti legislativi saranno adottati previa acquisizione del parere della Conferenza unificata, su proposta del Ministro per gli affari europei e del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con i Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, della giustizia, dell'economia e delle finanze e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
(art.23)
- direttiva (UE)2018/850, che modifica la dir. 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti. Nell’esercizio della delega, il Governo è tenuto in particolare a:
- riformare il sistema dei criteri di ammissibilità dei rifiuti nelle discariche al fine di consentire l’adeguamento alla direttiva e la semplificazione del procedimento per la modifica degli allegati tecnici;
- adottare una nuova disciplina organica in materia di utilizzazione dei fanghi, anche modificando la disciplina stabilita dal DLgs 99/92, al fine di garantire il perseguimento degli obiettivi di conferimento in discarica, nel rispetto di alcune specifiche indicazioni, tra cui: garantire la gestione e l'utilizzo dei fanghi in condizioni di sicurezza per l'uomo e per l'ambiente; prevedere la redazione di specifici piani regionali di gestione dei fanghi di depurazione delle acque reflue, all'interno dei piani regionali di gestione dei rifiuti speciali;
- adeguare al progresso tecnologico i criteri di realizzazione e di chiusura delle discariche favorendo l'evoluzione verso requisiti tecnici di tipo prestazionale;
definire le modalità, i criteri generali e gli obbiettivi progressivi, anche in coordinamento con le Regioni, per il raggiungimento dei target fissati dalla direttiva medesima in termini di percentuali massime di rifiuti urbani conferibili in discarica;
(art.15)
- direttiva (UE) 2018/851, che modifica la dir. 2008/98/CE relativa ai rifiuti.
Nell’esercizio della delega il Governo dovrà, in particolare:
riformare il sistema di responsabilità estesa del produttore; modificare ed estendere il sistema di tracciabilità informatica dei rifiuti; riformare il sistema delle definizioni e delle classificazioni, di cui agli articoli 183, 184 e 218 del DLgs 152/2006 e modificare la disciplina dell'assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani in modo tale da garantire uniformità sul piano nazionale; razionalizzare e disciplinare il sistema tariffario al fine di incoraggiare l'applicazione della gerarchia dei rifiuti; riformare la disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto, prevedendo, in particolare, una disciplina transitoria per le autorizzazioni in essere e l’istituzione presso il Ministero dell’Ambiente di un registro nazionale per la raccolta delle autorizzazioni rilasciate, tra l’altro, ai sensi degli artt. 208 (autorizzazione per nuovi impianti di smaltimento dei rifiuti), 209 (rinnovo delle autorizzazioni alle imprese in possesso di certificazione ambientale), 211 (autorizzazione di impianti di ricerca e di sperimentazione);(art.16)
- direttiva (UE) 2013/59/Euratom che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti (abrogando le precedenti direttive in materia)
Tra i criteri di delega viene prevista, tra l’altro, l’introduzione delle modifiche e le integrazioni necessarie al recepimento della direttiva, anche attraverso l'emanazione di un nuovo testo normativo di riassetto e semplificazione della disciplina di cui al DLgs 230/95, ovvero di un testo unico volto al riordino e armonizzazione della normativa di settore, con abrogazione espressa delle disposizioni incompatibili. (art.20)
In corso d’esame in Aula sono stati accolti, in particolare, due Ordini del giorno:
- 9/1201-B/2 (a firma dell’On. Piergiorgio Cortelazzo -FI) volto ad impegnare il Governo a prevedere, di con il mondo produttivo, l’introduzione o il rafforzamento di strumenti economici o fiscali di vantaggio, volti a sostenere e incentivare la transazione economica verso l’economia circolare e l’applicazione della gerarchia dei rifiuti (Dir.2008/98 come modificata dalla Dir.2018/851)
- 9/1201-B/3, testo modificato in seduta (a firma dell’On. Erica Mazzetti-FI) volto ad impegnare il Governo ad avviare le opportune iniziative, anche normative per modificare la norma “end of waste” (art.184 -ter, comma 3) e ad accelerare l’emanazione dei provvedimenti volti a definire i criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto. (fonte: Ance)