CNA sollecita il varo del decreto per rendere operativo il credito d’imposta a favore delle imprese del Mezzogiorno che investono in efficienza energetica.
“A distanza di dieci mesi dall’emanazione del Decreto Energia”, scrive la Confederazione, “siamo ancora in attesa del decreto ministeriale che attua il credito d’imposta a favore delle imprese meridionali che investono in efficienza energetica e autoproduzione da rinnovabili. Si tratta di una delle poche misure che, da quando è esplosa la crisi energetica, punta sull’efficienza energetica per alleggerire le bollette e ridurre al contempo la nostra dipendenza dagli approvvigionamenti esteri. Sbloccare i 145 milioni di euro previsti, da spendere nel biennio 2022-2023, significa destinare risorse preziose di cui le imprese del sud – e in particolare le Pmi – hanno grande bisogno in questo momento per fronteggiare il caro-energia in un contesto di mercato che sconta gravi ritardi e diseconomie che ne ostacolano il potenziale di crescita. La leva fiscale rappresenta, infatti, uno strumento di facile e diretto utilizzo da parte delle imprese per sostenere l’innovazione dei processi produttivi in chiave green e, pertanto, CNA auspica che il Governo completi al più presto il quadro normativo necessario a renderlo effettivamente operativo”.