La Commissione europea ha deciso ieri di inviare una lettera di costituzione in mora a Italia, Belgio, Bulgaria, Cechia, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Grecia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Polonia e Portogallo chiedendo formalmente il corretto recepimento nel diritto nazionale della direttiva sull'efficienza energetica - direttiva 2012/27/UE.
La direttiva del 2012 stabilisce un quadro comune di misure per la promozione dell'efficienza energetica nell'UE al fine di garantire il conseguimento dell'obiettivo dell'UE relativo all'efficienza energetica del 20% entro il 2020 e di gettare le basi per ulteriori miglioramenti dell'efficienza energetica al di là di tale data. A norma della direttiva, tutti i paesi dell'UE sono tenuti a utilizzare l'energia in modo più efficiente in tutte le fasi della catena energetica, dalla produzione al consumo finale.
Gli Stati membri dispongono ora di due mesi per replicare alle argomentazioni addotte dalla Commissione. Se non si attiveranno entro due mesi, la Commissione potrà inviare un parere motivato alle rispettive autorità.