Il Consiglio europeo ha adottato stamane la direttiva riveduta sull'efficienza energetica degli edifici, completando in tal modo la fase finale della procedura legislativa.
La nuova direttiva – approvata il 17 aprile scorso dal Parlamento europeo - migliora l'efficienza energetica degli edifici e incentiva la ristrutturazione degli immobili. Tra i suoi obiettivi a lungo termine vi è quello di decarbonizzare l'attuale parco immobiliare europeo, altamente inefficiente.
La direttiva promuove ristrutturazioni economicamente efficienti, introduce un indicatore d'intelligenza per gli edifici, semplifica le ispezioni degli impianti di riscaldamento e di condizionamento dell'aria e promuove l'elettromobilità mediante l'istituzione di un quadro per i posti auto destinati ai veicoli elettrici.
La revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia modifica la direttiva 2010/31/UE e integra le misure nell'ambito della direttiva sull'efficienza energetica e della legislazione dell'UE in materia di efficienza energetica dei prodotti. Essa fa parte del pacchetto "Energia pulita" presentato dalla Commissione il 30 novembre 2016.
Nel giugno 2017 il Consiglio Ue ha convenuto una posizione negoziale in merito alla direttiva. I negoziati tra la presidenza estone e il Parlamento europeo hanno condotto il 19 dicembre 2017 a un accordo provvisorio che è stato confermato dagli ambasciatori presso l'UE il 31 gennaio 2018.
A seguito dell'odierna approvazione formale da parte del Consiglio, che rappresenta l'ultima tappa del processo legislativo, la direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore venti giorni dopo. Il periodo di recepimento per questo atto legislativo è di 20 mesi.
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