Efficientamento energetico

Efficienza energetica delle PA: le iniziative di Consip

Gli oltre 5.000 interventi di riqualificazione energetica portati avanti sin dal 2008 hanno consentito di ottenere minori consumi di energia primaria in termini di “TEP” pari a 803.644 e minori emissioni in termini di “tCO2” pari a 2.012.090

giovedì 6 giugno 2019 - Redazione Build News

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Le pubbliche amministrazioni sono tra i maggiori consumatori di energia in Italia. Consip ricorda che secondo i dati più recenti, la spesa annua sostenuta dalla PA è pari a circa 8,9 miliardi di euro (fonte: elaborazioni Consip 2018 su dati Ministero dello Sviluppo Economico, Camera di Commercio di Milano, Arera, Terna, Enea, GME, EEX, TTF).

Illuminazione, riscaldamento e raffrescamento, computer, stampanti, comunicazioni wireless, apparecchiature mediche, tecnologia e innovazione, carburanti, sono solo alcuni esempi di come la Pubblica Amministrazione utilizza l’energia.

GLI ENERGY PERFORMANCE CONTRACTS (EPC). Tuttavia gestire l’aspetto energetico non è cosa semplice. La Pubblica Amministrazione dovrebbe, innanzitutto, definire gli obiettivi di miglioramento della propria prestazione energetica e poi individuare gli strumenti necessari per raggiungerli.

Su questo solco, si sono sviluppati negli anni nuovi modelli di gestione che consentono, anche in scarsità risorse, di fare efficienza. FTT, PPP, EPC, ESCo., sono tutti acronimi entrati nel lessico energetico quotidiano indicando diverse modalità per interventi di saving energetico.

Un unico comune denominatore. Si tratta di contratti basati sul modello dell’Energy Performance Contracting (EPC), ovvero che mirano a conseguire obiettivi di efficienza energetica attraverso una partnership strategica tra fornitore e amministrazione. Il modello prevede che il fornitore – oltre a garantire il servizio all’amministrazione dietro pagamento di un canone prefissato – realizzi interventi di riqualificazione degli immobili che vengono completamente remunerati dal risparmio energetico generato (minori costi sostenuti per i consumi).

L’EPC consente alle PA di effettuare indirettamente quegli investimenti in efficienza che sovente non risultano sostenibili per vincoli economici o per mancanza di risorse finanziarie. L’incentivo al risparmio energetico del fornitore produce, quindi, vantaggi per le amministrazioni quali la riduzione della spesa corrente, il rinnovamento e l’evoluzione tecnologica di impianti ed edifici, uniti alla garanzia di un costante adeguamento normativo.

CONSIP E L’EFFICIENZA ENERGETICA. Contemperando entrambe le finalità e con l’obiettivo condiviso di favorire la diffusione dell’efficienza energetica nel settore pubblico, da anni Consip rende disponibili convenzioni/accordi quadro su commodity (carburanti, combustibili, energia elettrica, etc.) e su servizi energetici secondo il modello EPC.

Un’offerta di servizio che, senza soluzione di continuità, mette a disposizione strumenti per sostenere i fabbisogni energetici delle pubbliche amministrazioni.

In termini di risultati, l’azione sviluppata nel settore energetico ha consentito “risparmi sui prezzi unitari” pari a circa 1,2 mld di euro (anno 2018), ma soprattutto “risparmi da efficienza e innovazione”. Ed infatti gli oltre 5.000 interventi di riqualificazione energetica portati avanti sin dal 2008 hanno consentito di ottenere minori consumi di energia primaria in termini di “TEP” (ovvero Tonnellate Equivalenti Petrolio) pari 803.644 e minori emissioni in termini di “tCO2” (ovvero tonnellate di anidride carbonica immesse in atmosfera) pari a 2.012.090.

L’ACCORDO QUADRO GEIP (GESTIONE EFFICIENZA ILLUMINAZIONE PUBBLICA) - EDIZIONE N. 1. La continua ricerca di innovazione, anche sui contratti EPC, porterà nel 2020 alla disponibilità di una nuova soluzione per l’illuminazione pubblica che consentirà di dimezzare i consumi elettrici attraverso il conseguimento di sfidanti obiettivi di efficientamento energetico.

Una iniziativa strutturata come un Partenariato Pubblico Privato che ha l’obiettivo di garantire il corretto illuminamento attraverso la concessione della gestione degli impianti di illuminazione pubblica senza la fornitura del vettore energetico per anticipare il vantaggio economico della riduzione dei consumi alle PA.

MEPA. Infine, il Mercato elettronico della PA che completa l’offerta di strumenti per l’efficienza energetica, includendo anche gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili: “Gestione dell’energia” nell’ambito del Bando Servizi e “Impianti e beni per la produzione di energia da fonte rinnovabile e per l'efficienza energetica”, nell’ambito del Bando Beni.

Le amministrazioni possono, così, acquisire, per valori sotto la soglia comunitaria, impianti “chiavi in mano” (ad es. fotovoltaici e solari termici), interventi per l’incremento dell’efficienza energetica negli usi finali (ad es. caldaie a condensazione, sistemi di rifasamento e interventi di relamping) e servizi di per la gestione dell’energia (certificazione e diagnosi energetica, bill audit).

Il Mercato elettronico è stato, infine, individuato dal Gestore dei Servizi Energetici - GSE Spa, come strumento per veicolare parte degli incentivi del Conto Termico (DM 16/02/2016) destinati a interventi di incremento dell'efficienza energetica degli edifici e della produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

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