Il Gestore dei servizi energetici ha pubblicato il Rapporto Attività 2015 che restituisce una fotografia dettagliata del settore delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica in Italia.
FOTOVOLTAICO. Sul fronte del fotovoltaico, nel corso del 2015 è stata gestita l’erogazione degli incentivi agli oltre 550.000 impianti (circa 17.700 MW) ammessi ai diversi Conti Energia: l’incentivazione dei 21,7 TWh di energia prodotti ha comportato un costo di circa 6,3 miliardi di euro, in calo rispetto all’anno precedente principalmente per effetto della rimodulazione degli incentivi stabilita dalla L. 116/2014.
QUALIFICA IAFR. A fine 2015 risultano circa 4.900 impianti in esercizio (20.150 MW) qualificati IAFR: il 35% sono idroelettrici, il 29% a biogas, il 20% eolici che prevalgono però in termini di potenza (40%).
CERTIFICATI VERDI. Relativamente alle produzioni rinnovabili 2015 risultano emessi dal GSE oltre 25 milioni di Certificati Verdi, cui si aggiunge l’attività di consuntivazione dei CV IAFR relativi a produzioni 2014, per le quali si è raggiunto un totale pari a oltre 38 milioni di CV. Nel 2015 il GSE ha ritirato circa 39,1 milioni di Certificati Verdi, sostenendo un costo di 3,9 miliardi di euro, sensibilmente maggiore di quello dell’anno precedente (3,2).
TARIFFE ONNICOMPRENSIVE. Quasi 2.900 impianti (1.660 MW) hanno avuto accesso alle Tariffe Onnicomprensive: il ritiro di 8,8 TWh (il 67% da biogas) è costato 2,3 miliardi.
CIP 6/92. Per quanto riguarda gli impianti che ancora usufruiscono del meccanismo incentivante Cip 6/92 (a fine 2015 ne risultano 46 — contro i 68 di un anno prima — di cui 44 a fonte rinnovabile), il GSE ha sostenuto un costo di circa 1,1 miliardi ritirando 9,1 TWh di energia, 2,4 TWh in meno rispetto al 2014 in virtù della naturale scadenza delle convenzioni.
INCENTIVI FER NON FOTOVOLTAICHE. A fine 2015 risultano ammessi agli incentivi del D.M. 6/7/2012 2.050 impianti in esercizio (951 MW, di cui oltre 500 MW entrati in esercizio nell’anno) per la maggioranza eolici (1.194 impianti, 632 MW), seguiti dagli idroelettrici ad acqua fluente (445 impianti, 133 MW). L’energia incentivata è risultata pari a circa 1,6 TWh (il 70% in più rispetto al 2014) per un costo di 176 milioni di euro.
Il costo indicativo cumulato annuo degli incentivi riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici (contatore FER-E), per il quale è fissato un tetto di 5,8 miliardi di euro annui, si è attestato a fine 2015 sul valore di 5.658 milioni, ma nel corso dell’anno ha anche raggiunto i 5.770 milioni di euro. In tale contesto va notato che i procedimenti di verifica conclusi con esito negativo nel 2015 hanno progressivamente determinato nel corso dell’anno una riduzione del costo indicativo di circa 67 milioni di euro. Mensilmente il GSE ha calcolato e pubblicato il valore aggiornato del contatore e, a partire dal mese di ottobre, ne ha anche pubblicato gli scenari di evoluzione, fornendo agli operatori un orizzonte entro cui orientare le proprie scelte imprenditoriali.
RITIRO DEDICATO. Nel corso del 2015 risultano aver beneficiato del regime di Ritiro Dedicato oltre 56.200 impianti, per una potenza di circa 14.400 MW di cui il 72% fotovoltaici e il 17% eolici; l’energia ritirata è stata pari a quasi 18 TWh (4,6 TWh in meno rispetto al 2014), per un controvalore di 914 milioni di euro.
SCAMBIO SUL POSTO. Nell’anno il GSE ha inoltre gestito 515.500 convenzioni per lo Scambio sul Posto (4.470 MW, quasi tutti fotovoltaici), cui sono corrisposti circa 2 TWh di energia scambiata e un costo di 265 milioni di euro.
SEU E SEESEU. Nel 2015 il GSE ha pubblicato le regole applicative per il riconoscimento di SEU e SEESEU; secondo quanto previsto dalla normativa 465.000 impianti in Scambio sul Posto sono stati qualificati automaticamente; sono inoltre pervenute circa 21.700 richieste di qualifica (più della metà nel solo mese di settembre). Il GSE ha anche pubblicato le regole tecniche per l’integrazione dei sistemi di accumulo, ricevendo 115 comunicazioni di installazione di sistemi di accumulo su impianti fotovoltaici incentivati in Conto Energia.
ALTRI SERVIZI. Sempre con riferimento al settore elettrico, oltre alla gestione dei meccanismi di incentivazione e di ritiro dell’energia, il GSE è attivo anche nello svolgimento di altri servizi, quali ad esempio il calcolo della Mancata Produzione Eolica (128 GWh nel 2015), la determinazione del mix energetico delle imprese di vendita (fuel mix disclosure), il rilascio delle Garanzie di Origine da fonti rinnovabili e da Cogenerazione ad Alto Rendimento (emesse nel 2015 quasi 36 milioni di GO).
DATI DI MISURA. Complessivamente, per quanto riguarda il settore elettrico, nel 2015 il GSE ha gestito oltre 2,7 miliardi di dati di misura.
RICAVI. I costi sostenuti dal GSE per l’incentivazione e, ove previsto, il ritiro dell’energia — circa 15 miliardi di euro nel 2015 — sono in parte compensati dai ricavi provenienti dalla vendita dell’energia ritirata. Nel 2015 il GSE ha collocato sul mercato 40 TWH minimizzando gli oneri di sbilanciamento nell’interesse della collettività e realizzando un ricavo superiore ai 2 miliardi di euro che ha coperto per oltre il 13% il costo dei meccanismi di supporto. La quantità di energia gestita si è ridotta rispetto al 2014 (47 TWh) a causa della chiusura di alcune convenzioni Cip 6/92 e RID.
COMPONENTE TARIFFARIA A3. Gli oneri di incentivazione delle fonti rinnovabili, finanziati tramite il gettito della componente tariffaria A3, sono diminuiti nell’ultimo anno, passando dai 13,4 miliardi di euro del 2014 ai 12,9 del 2015, soprattutto in virtù della diminuzione dell’onere Cip 6/92 (sul quale nel 2014 incisero anche le risoluzioni anticipate) che ha più che compensato il maggior onere per l’acquisto dei Certificati Verdi.
CONTO TERMICO. Per quanto riguarda la promozione delle rinnovabili termiche e dell’efficienza energetica mediante il Conto Termico, nel 2015 sono pervenute 8.263 richieste (nel 2014 circa 6.500), relative prevalentemente a impianti solari termici e generatori a biomassa di operatori privati, e sono stati impegnati circa 35 milioni di euro di incentivi.
CERTIFICATI BIANCHI. In riferimento al meccanismo dei Certificati Bianchi, sono giunte nel 2015 11.762 richieste a fronte delle quali il GSE ha riconosciuto circa 5 milioni di Tee, di cui il 64% relativamente a interventi in ambito industriale e il 31% in ambito civile, corrispondenti a un risparmio di energia primaria di 1,7 Mtep. La flessione del numero dei TEE riconosciuti nel 2015 rispetto all’anno precedente (7,5 milioni di TEE nel 2014) rappresenta l’effetto di attenuazione conseguente al picco straordinario di presentazioni delle istanze registrato nel biennio 2013-2014, da accreditarsi prevalentemente agli aggiornamenti normativi introdotti dal D.M. 28/12/2012 (divieto di cumulo con altri incentivi statali, ammissibilità esclusivamente dei progetti nuovi o in corso di realizzazione).
COGENERAZIONE AD ALTO RENDIMENTO. Nel corso del 2015, per circa 1.434 unità di produzione (13.155 MW) sono state presentate 1.498 richieste per il riconoscimento della Cogenerazione ad Alto Rendimento, con un incremento del 28% rispetto al 2014. La maggior parte delle richieste sono state presentate per il solo riconoscimento CAR o funzionalmente all’accesso al regime dei Certificati Bianchi, mentre una minoranza sono riferite a impianti abbinati al teleriscaldamento aventi accesso al regime dei Certificati Verdi.
BIOCARBURANTI. A partire dal 2013, il GSE gestisce operativamente, a supporto del Ministero dello Sviluppo Economico, anche il sistema dell’obbligo di immissione in consumo dei biocarburanti per i fornitori di benzina e gasolio. Nel 2015 sono stati rilasciati oltre 1,3 milioni di certificati di Immissione in Consumo relativi ai biocarburanti immessi nel 2014 (biodiesel per il 93%), con un trend discendente rispetto all’anno precedente (1,5 milioni di CIC emessi nel 2014) legato all’andamento dei consumi di carburanti nel settore dei trasporti (i primi dati sui biocarburanti immessi in consumo nel 2015 evidenziano però una ripresa dei consumi).
EMISSION TRADING. Nell’ambito del sistema europeo dell’Emission Trading, nel 2015 il GSE, in qualità di Auctioneer per l’Italia, ha collocato sulla piattaforma d’asta comune oltre 69 milioni di quote di emissione valevoli per il periodo 2013-2020, con un ricavo totale, destinato al bilancio dello Stato, di 528 milioni di euro, in sensibile crescita rispetto all’anno precedente (oltre il 40% in più), in parte per la disponibilità di un maggior numero di quote e soprattutto per l’aumento del loro valore medio rispetto al 2014.
CONTROLLI. Nel 2015 sono stati condotti 3.464 accertamenti (il 66 % mediante sopralluoghi e il 34% documentali), con un incremento di quasi il 10% rispetto all’anno 2014 in termini di potenza complessiva verificata (5.320 MW). Il 17,5% dei procedimenti di verifica conclusi nell’anno (2.883) ha avuto esito negativo (provvedimenti di decadenza o riconfigurazione degli incentivi), portando ad accertare importi indebitamente percepiti per un valore di 106 milioni di euro; si stima che, considerando i soli impianti già in esercizio, il mancato esborso attualizzato per il periodo residuo di incentivazione si aggiri intorno ai 240 milioni.
CONSUMI FINALI DI ENERGIA. Secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 28/2011, il GSE svolge attività di supporto istituzionale, effettua studi di settore ed è responsabile del monitoraggio statistico, tecnico, economico, occupazionale e ambientale dello sviluppo delle energie rinnovabili in Italia. Sul fronte della produzione statistica ufficiale (SISTAN, EUROSTAT), l’attività condotta dal GSE nel 2015 ha permesso di rilevare che nel 2014, in Italia, il 17,1% dei consumi finali di energia è stato coperto dalle fonti rinnovabili (raggiungendo l’obiettivo UE al 2020). Tale risultato, congiuntamente alle molteplici analisi di monitoraggio richieste, è stato inserito nel 3° Progress Report redatto dal GSE e inviato dal MiSE alla Commissione Europea. Tra le attività del 2015 in tema di studi e monitoraggio, particolarmente articolata è stata la predisposizione del rapporto, previsto dal D.Lgs. 102/2014, relativo alla valutazione del potenziale nazionale di applicazione della Cogenerazione ad Alto Rendimento e del teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti.