Sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 156/75 di oggi 19 giugno 2018, è stata pubblicata la Direttiva (Ue) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 che modifica la Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.
La nuova Direttiva, adottata lo scorso 14 maggio dal Consiglio Ue e approvata il 17 aprile scorso dal Parlamento europeo, entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella G.U.U.E..
Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla Direttiva entro il 10 marzo 2020.
LE NOVITÀ. La Direttiva 2018/844/UE migliora l'efficienza energetica degli edifici e incentiva la ristrutturazione degli immobili. Tra i suoi obiettivi a lungo termine vi è quello di decarbonizzare l'attuale parco immobiliare europeo, altamente inefficiente.
La nuova Direttiva inoltre promuove ristrutturazioni economicamente efficienti, introduce un indicatore d'intelligenza per gli edifici, semplifica le ispezioni degli impianti di riscaldamento e di condizionamento dell'aria e promuove l'elettromobilità mediante l'istituzione di un quadro per i posti auto destinati ai veicoli elettrici.
QUADRO GENERALE COMUNE PER LA VALUTAZIONE DELLA PREDISPOSIZIONE DEGLI EDIFICI ALL’INTELLIGENZA. Il nuovo Allegato I bis dispone che “la Commissione stabilisce la definizione dell’indicatore di predisposizione degli edifici all’intelligenza e una metodologia con cui tale indicatore deve essere calcolato per valutare le capacità di un edificio o di un’unità immobiliare di adattare il proprio funzionamento alle esigenze dell’occupante e della rete e di migliorare la sua efficienza energetica e le prestazioni generali.
L’indicatore di predisposizione degli edifici all’intelligenza tiene conto delle caratteristiche di maggiore risparmio energetico, di analisi comparativa e flessibilità, nonché delle funzionalità e delle capacità migliorate attraverso dispositivi più interconnessi e intelligenti.
La metodologia considera tecnologie come i contatori intelligenti, i sistemi di automazione e controllo degli edifici, i dispositivi autoregolanti per il controllo della temperatura dell’aria interna, gli elettrodomestici incorporati, i punti di ricarica per veicoli elettrici, l’accumulo di energia, nonché le funzionalità specifiche e l’interoperabilità di tali sistemi, oltre ai benefici per le condizioni climatiche degli ambienti interni, l’efficienza energetica, i livelli di prestazione e la flessibilità così consentita.
La metodologia si basa su tre funzionalità chiave relative all’edificio e ai suoi sistemi tecnici per l’edilizia:
a) la capacità di mantenere l’efficienza energetica e il funzionamento dell’edificio mediante l’adattamento del consumo energetico, ad esempio usando energia da fonti rinnovabili;
b) la capacità di adattare la propria modalità di funzionamento in risposta alle esigenze dell’occupante, prestando la dovuta attenzione alla facilità d’uso, al mantenimento di condizioni di benessere igrotermico degli ambienti interni e alla capacità di comunicare dati sull’uso dell’energia; e
c) la flessibilità della domanda di energia elettrica complessiva di un edificio, inclusa la sua capacità di consentire la partecipazione alla gestione attiva e passiva, nonché la gestione della domanda implicita ed esplicita, della domanda relativamente alla rete, ad esempio attraverso la flessibilità e le capacità di trasferimento del carico.
La metodologia può altresì considerare:
a) l’interoperabilità dei sistemi (contatori intelligenti, sistemi di automazione e controllo dell’edificio, elettrodomestici incorporati, dispositivi autoregolanti per il controllo della temperatura dell’aria interni all’edificio, sensori di qualità dell’aria interna e ventilazione); e
b) l’influenza positiva delle reti di comunicazione esistenti, in particolare l’esistenza di un’infrastruttura fisica interna all’edificio predisposta per l’alta velocità, come l’etichetta facoltativa «predisposta per la banda larga», e l’esistenza di un punto di accesso per i condomini, conformemente all’articolo 8 della direttiva 2014/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio.
La metodologia non pregiudica i regimi nazionali di certificazione della prestazione energetica esistenti e si basa sulle iniziative correlate a livello nazionale, tenendo conto dei principi della titolarità dell’occupante, della protezione dei dati, della vita privata e della sicurezza, in conformità del pertinente diritto dell’Unione in materia di protezione dei dati e vita privata, nonché delle migliori tecniche disponibili nel settore della cybersicurezza.
La metodologia definisce il formato più adeguato del parametro dell’indicatore della predisposizione degli edifici all’intelligenza ed è semplice, trasparente e facilmente comprensibile per i consumatori, i proprietari, gli investitori e gli attori del mercato della gestione della domanda d’energia."