35% del patrimonio immobiliare vetusto
Secondo i dati diffusi, il patrimonio edilizio in cui vivono gli europei è generalmente inefficiente, con un 35% degli edifici che hanno più di 50 anni e un tasso di ristrutturazioni annuo molto basso, che determina un incremento dell’efficienza energetica poco oltre l’1,4% annuo. A questo vanno aggiunti la mancanza di una diffusione capillare di sistemi impiantistici ad alta efficienza, costi per l’energia tutt’ora alti e misure volte a disciplinare ed orientare il mercato energetico verso la sostenibilità. Mancanze che, nel 2012, si sono tradotte nell’impossibilitàper l’11% della popolazione europea di mantenere- dato questo riferito al 2012- la propria casa ad una temperatura di comfort.
Se l’inefficienza costa 100 miliardi, la maggiore efficienza quanto ‘pagherebbe’? Sempre secondo la Commissione, puntando sullo sviluppo, al 2020, di misure di efficienza energetica a livello europeo si potrebbero guadagnare 300 miliardi di euro l'anno e creare 20 milioni di posti di lavoro. A livello comunitario, secondo le stime al 2030, ogni punto percentuale di risparmio energetico derivante da misure di efficienza farebbe inoltre scendere il prezzo del gas dello 0,4% e quello della benzina dello 0,1% con una riduzione delle importazioni di gas del 2,6%.
Tre progetti per l'efficienza energetica
Sebbene i dati attuali siano ancora scoraggianti, è altrettanto vero che che si sta correndo ai ripari e si stanno cercando soluzioni per implementare modelli di efficienza a larga scala. Ne sono l’esempio tre progetti targati Ue in tema di efficienza energetica e asseriti al programma Horizon 2020 che, a stadi diversi di lavoro, stanno dando i primi importanti risultati. Parliamo di: "Trust Epc South", che nasce per sostenere il processo creditizio; "Remourban" per il rinnovamento urbano e "R2 Cities", che punta a ridurre i consumi energetici nell’edilizia residenziale pubblica.
Tutti e tre i progetti vedono Officinæ Verdi, energy efficiency group nato dalla joint venture tra UniCredit e Wwf, nel ruolo di advisor in tema di sostenibilità economico-finanziaria, per un volume di finanziamenti complessivo di circa 39 milioni di euro.
TRUST EPC SOUTH
Trust Epc South coinvolge 9 partner. Finanziato dall’Unione Europea con 2 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon 2020 vuole supportare lo sviluppo delle aziende che operano nel settore dei servizi energetici. Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Croazia e Grecia i Paesi scelti come target perché il livello di efficienza energetica del loro settore terziario è scarso e necessita miglioramenti strutturali.
Tra le azioni cardine del progetto:
· La creazione di una piattaforma di confronto a livello nazionale che andrà a coinvolgere istituzioni finanziarie, tecnici/specialisti, responsabili politici, autorità di regolamentazione nazionale e aziende del settore terziario;
· Un'analisi del settore terziario e l'identificazione dei meccanismi finanziari e delle soluzioni volte a far fronte agli ostacoli che nei singoli Paesi si incontrano oggi nell'implementazione degli EPC (Energy Performance Contracting);
· L'elaborazione di una metodologia di standardizzazione e valutazione finanziaria dei progetti all'interno di un quadro di riferimento condiviso per creare fiducia negli istituti finanziari;
· La realizzazione di attività che mirino a sviluppare le competenze a livello nazionale;
· La scalabilità e diffusione internazionale dei risultati del progetto.
REMOURBAN
Remourban, con un budget di 22 milioni di euro, sostiene processi di rinnovamento urbano all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale. La sperimentazione di soluzioni innovative (energetiche, dell'Itc e della mobilità) coinvolgerà anche i cittadini. La riduzione dei consumi sarà raggiunta attraverso interventi di riqualificazione energetica e servizi di energy management avanzato. Valladolid (Spagna), Tepebasi/Eskisehir (Turchia) e Nottingham (Gran Bretagna) sono le città coinvolte nel progetto. La replicabilità delle soluzioni avverrà a Seraing (Belgio) e Miskolc (Ungheria).
La ricetta per la trasformazione delle cinque città in centri urbani intelligenti si compone di questi semplici ingredienti:
- Aumentare le risorse destinate all’efficienza energetica
- Garantire la riproposizione del modello su scala europea
- Ridurre drasticamente le emissioni di gas in atmosfera
- Migliorare la sostenibilità dei trasporti urbani
- Accelerare lo sviluppo di tecnologie innovative
- Pilotare il cambiamento sostenibile attraverso il coinvolgimento dei cittadini
- Il progetto è partito lo scorso mese.
R2CITIES
Al suo secondo anno di attività, R2 Cities coinvolge 15 partner di 6 differenti nazionalità, con un budget da 15 milioni di euro. Obiettivo, una riduzione del 60% dei consumi di energia e un livello di consumo di 70 kWh/mq, attraverso interventi di efficienza energetica in tre quartieri di edilizia residenziale pubblica di tre città (Genova, Valladolid e Kartal), per un totale di 57mila mq riqualificati, che possano poi essere replicabili.
Il quartiere genovese coinvolto dal progetto è quello di Lavatrici, oltre 500 abitazioni di edilizia popolare costruite tra il 1980 e il 1990 in cui vivono per lo più anziani a basso reddito. È stato l’ultimo sito ad entrare nel progetto e si è ancora, quindi, in fase di diagnosi. Le soluzioni che si adotteranno sono: isolamento di tetti e pareti e sostituzione di infissi e balconi dotati di “vetri a effetto serra”.