L'Italia è uno dei primi paesi per intensità energetica in Europa, con un livello inferiore alla media di circa il 14%. Un dato che va letto positivamente, dato una struttura economica in cui l'industria manifatturiera ha un peso superiore alla media europea.
Particolare rilevanza per l’ottimizzazione dei consumi energetici, assume il decreto legislativo 102/2014, di recepimento della normativa comunitaria sull'efficienza energetica (direttiva 2012/27/UE).DIRETTIVA EFFICIENZA IN SINTESI
Il provvedimento stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell'efficienza energetica che concorrono al conseguimento dell'obiettivo nazionale di risparmio energetico, che consiste nella riduzione, entro l'anno 2020, di 20 milioni di tep (tonnellata equivalente di petrolio) dei consumi di energia primaria, pari a 15,5 m.ni di tep di energia finale, conteggiati a partire dal 2010, in coerenza con la Strategia energetica nazionale.Tra le varie misure, il decreto prevede un programma per rendere più efficiente il patrimonio edilizio pubblico, l'obbligo di diagnosi energetica per le grandi aziende e per quelle ad alto consumo di energia, un fondo per l'efficienza energetica, il superamento della struttura progressiva della tariffa elettrica.
Su tale atto, la Commissione europea ha sollevato alcuni dubbi in merito ad un incompleto recepimento (Procedura di infrazione 2014_2284).
A GENNAIO LA CABINA DI REGIA
La prima attuazione del decreto legislativo (articolo 4, comma 4) è arrivata con l'insediamento della Cabina di regia per l'efficienza energetica (D.M. 9 gennaio 2015). La cabina di regia, istituita dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero dell'ambiente per il coordinamento ottimale delle misure e degli interventi di efficienza energetica, si potrà avvalere della collaborazione di ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) e GSE (Gestore Servizi Energetici). Tra i primi obiettivi, coordinare la rapida attuazione del programma per la riqualificazione energetica degli edifici della pubblica amministrazione centrale.DE SANTOLI, AUSPICABILE UNITA' MISSIONE EFFICIENZA ANCHE AL MINISTERO INFRASTRUTTURE
Livio de Santoli, presidente di Aicarr e delegato per l'edilizia e politiche energetiche dell'Università La Sapienza, da tempo stimola il Governo ad azioni coordinate in tema di efficienza energetica. Nel quadro di rinnovamento intrapreso dal Governo, sarebbe auspicabile - secondo de Santoli - affrontare la questione in modo organico e strategico con la costituzione di una unità di missione per l’efficienza energetica in edilizia presso il Ministero delle Infrastrutture, insieme alle altre strutture di missione, quella per l’edilizia scolastica ed universitaria e quella per il dissesto idrogeologico.
“Sono stati evidenziati dalla Commissione europea - spiega de Santoli - ben 35 punti di inadempienza da parte dello Stato Italiano per l’attuazione di quella direttiva, e occorrerà rispondere in fretta. Sono in ballo decine di miliardi di euro per l’industria delle costruzioni e per le nuove occupazioni sull'efficienza energetica in edilizia e vige già da un anno l’obbligo da parte delle Pubbliche Amministrazioni centrali di intervenire con riqualificazioni mirate per un 3% annuo del proprio patrimonio immobiliare. Sono stati individuati più di venti dispositivi che il governo dovrà emanare per l’attuazione concreta della direttiva comunitaria sull'efficienza energetica, con il coinvolgimento di 5 ministeri e una decina di istituzioni, tra cui ENEA e GSE. Efficienza energetica è driver imprescindibile di sviluppo ma serve lavoro organico.”