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Efficienza energetica, via libera dall'UE alla nuova direttiva

L'obiettivo è ridurre il consumo di energia finale a livello dell'UE dell'11,7% entro il 2030. La nuova direttiva è stata formalmente adottata dal Consiglio europeo (dopo l'ok del Parlamento Ue nei giorni scorsi) e sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Ue

giovedì 27 luglio 2023 - Redazione Build News

parlamento europeo

Dopo il via libera definitivo del Parlamento europeo, il Consiglio Ue ha adottato il 25 luglio scorso la nuova direttiva per ridurre il consumo di energia finale a livello dell'UE dell'11,7% entro il 2030. Gli Stati membri beneficeranno di flessibilità nel conseguimento di tale obiettivo.

La direttiva è stata formalmente adottata e sarà ora pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo.

Finora la direttiva dell'UE sull'efficienza energetica ha contribuito a un risparmio energetico pari a quasi un terzo rispetto alle previsioni dei consumi per il 2030 elaborate nel 2007. Alla luce dell'impegno a ridurre di almeno il 55% le emissioni di gas serra entro il 2030, l'UE deve tuttavia diventare molto più efficiente sotto il profilo energetico e le norme in vigore devono essere rivedute.

“Utilizzare meno energia ha ripercussioni positive dirette sull'ambiente. Risparmiare energia è la soluzione più efficiente in termini di costi per un sistema energetico più rispettoso del clima. Usare meno energia implica meno emissioni di gas serra, meno inquinamento, energia a prezzi più accessibili per i cittadini e minore dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili”, sottolinea l'Ue.

Finora l'Ue ha realizzato, in media, una riduzione del 29% (rispetto alle stime del 2030 elaborate nel 2007). Gli obiettivi attuali di riduzione sono del -32,5% sia per il consumo primario che per quello finale. I nuovi obiettivi sono del -40,6% per il consumo primario (obiettivo indicativo) e del -38% per il consumo finale (obiettivo obbligatorio).

Il consumo primario è la domanda totale di energia; il consumo finale è la quantità di energia effettivamente consumata dagli utenti finali.

Fissato un limite massimo al consumo di energia finale dell'UE

La nuova direttiva stabilisce che gli Stati membri garantiranno collettivamente una riduzione del consumo di energia finale di almeno l'11,7% nel 2030 rispetto alle previsioni di consumo energetico per il 2030 formulate nel 2020. Ciò si traduce in un limite massimo al consumo di energia finale dell'UE pari a 763 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 993 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio per il consumo primario.

Il limite per il consumo finale sarà vincolante per gli Stati membri a livello collettivo, mentre l'obiettivo per il consumo di energia primaria sarà indicativo.

Il consumo di energia finale rappresenta l'energia consumata dagli utilizzatori finali, mentre quello di energia primaria comprende anche ciò che viene utilizzato per la produzione e la fornitura di energia.

Il ruolo degli Stati membri

Tutti gli Stati membri contribuiranno al conseguimento dell'obiettivo generale dell'UE. Stabiliranno contributi nazionali indicativi e traiettorie per il conseguimento dell'obiettivo nei rispettivi piani nazionali integrati per l'energia e il clima (PNEC). I progetti di PNEC aggiornati erano previsti per giugno 2023 e i piani definitivi sono previsti per il 2024.

La formula per il calcolo dei contributi nazionali all'obiettivo (definita nell'allegato I della proposta) sarà indicativa, con la possibilità di discostarsene del 2,5%.

La Commissione calcolerà se tutti i contributi raggiungono l'obiettivo dell'11,7% e, in caso contrario, apporterà correzioni ai contributi nazionali inferiori all'importo che si otterrebbe utilizzando la formula (il cosiddetto meccanismo per colmare i divari).

La formula si basa, tra l'altro, sull'intensità energetica, sul PIL pro capite, sullo sviluppo delle energie rinnovabili e sul potenziale di risparmio energetico.

L'obiettivo di risparmio energetico annuale

L'obiettivo di risparmio energetico annuale per il consumo di energia finale aumenterà gradualmente dal 2024 al 2030. Gli Stati membri garantiranno in media un nuovo risparmio annuale dell'1,49% sul consumo di energia finale nel corso di tale periodo, raggiungendo gradualmente l'1,9% il 31 dicembre 2030.

Gli Stati membri possono contabilizzare nel calcolo ai fini del conseguimento dell'obiettivo il risparmio energetico realizzato mediante misure politiche nell'ambito della direttiva attuale e della direttiva riveduta sulla prestazione energetica nell'edilizia, le misure derivanti dal sistema di scambio di quote di emissione dell'EU (per gli impianti e per l'edilizia e i trasporti) e le misure di emergenza in materia di energia.

Focus soprattutto sul settore pubblico

Le nuove norme prevedono l'obbligo specifico per il settore pubblico di conseguire una riduzione annuale del consumo energetico dell'1,9%, che può escludere i trasporti pubblici e le forze armate. Inoltre, gli Stati membri saranno tenuti a ristrutturare ogni anno almeno il 3% della superficie totale degli immobili di proprietà di enti pubblici.

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