In meno di 10 anni, le famiglie italiane hanno investito quasi 28 miliardi di euro (+12% in un anno) per ridurre gli sprechi e rendere più efficienti le proprie abitazioni, realizzando 2,5 milioni di interventi di riqualificazione energetica tra il 2007 e il 2015. Una scelta green che sostiene una filiera da 50mila posti di lavoro in media l’anno. Complessivamente nel periodo 2005-2015, con le misure per l’efficienza energetica sono stati risparmiati quasi 10 Mtep l’anno, evitando 26 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica e 3 miliardi di euro di spese per importare fonti fossili.
È quanto emerge dal V Rapporto sull’Efficienza Energetica (RAEE), presentato oggi dall’ENEA presso il Ministero dello Sviluppo Economico, uno strumento di monitoraggio, analisi e valutazione a supporto delle politiche adottate in questo settore. Una fotografia che mette in luce come il nostro Paese sia fra i leader in Europa in questo campo con un livello d’intensità energetica del 18% inferiore della media Ue, dato particolarmente positivo perché tanto più basso è il valore dell’intensità energetica tanto più è alta l’efficienza energetica del Paese.
Il Rapporto evidenzia che l’Italia ha raggiunto il 32% dell’obiettivo di risparmio al 2020 fissato dal Piano Nazionale di Efficienza Energetica 2014: tra gli strumenti per promuovere l’efficienza si sono rivelati particolarmente efficaci i certificati bianchi e le detrazioni fiscali per le riqualificazioni energetiche, i cosiddetti ecobonus, utilizzati soprattutto, spiega il Rapporto, per interventi di isolamento termico degli edifici, la sostituzione di infissi e l’installazione di impianti di riscaldamento più efficienti.
DETRAZIONI FISCALI PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI ESISTENTI. Poiché fino a settembre 2016 è ancora possibile la modifica dei dati relativi ad interventi realizzati nel 2015, il risparmio energetico conseguito in quest’ultimo anno è stato stimato sulla base di dati provvisori e pari a circa 0,11 Mtep/anno di energia primaria e finale. Il risparmio complessivo di energia primaria e finale al 2015 è stato pertanto di circa 1,02 Mtep/anno. Tra il 2007 e il 2015 sono stati incentivati più di 2,5 milioni di interventi, con oltre 28 miliardi di euro investiti da parte delle famiglie.
MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA O CERTIFICATI BIANCHI. Il risparmio energetico generati nel 2015 da progetti avviati a partire dal 2005 tramite schede standard (stimato ex-ante sulla base di algoritmi) e analitiche e a consuntivo (misurato ex-post) è stato pari a oltre 4,75 Mtep/anno di energia primaria (equivalenti a oltre 4,38 Mtep/anno di energia finale).
DETRAZIONI FISCALI PER INTERVENTI DI RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO. Secondo il meccanismo introdotto dall’articolo 1, commi 5 e 6, della legge n. 449 del 27 dicembre 1997, i principali interventi di recupero sono relativi all’impiantistica, comprese le caldaie a condensazione incentivate anche tramite le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica. Si osserva tuttavia che il numero di caldaie a condensazione incentivate attraverso quest’ultimo canale è di gran lunga inferiore rispetto al numero venduto sul mercato. Ciò poiché molte caldaie a condensazione destinate alla sostituzione del vecchio impianto sono state incentivate attraverso le detrazioni fiscali per il recupero edilizio. Adottando il risparmio energetico unitario deducibile dalle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica, il risparmio complessivo conseguito al 2015 attraverso le caldaie a condensazione incentivate con le detrazioni fiscali per il recupero edilizio è pari a 0,88 Mtep/anno di energia primaria e finale.
CONTO TERMICO. La Tabella 4 riporta il risparmio energetico annuale conseguito al 2015 per le sole categorie di intervento relative all’efficienza energetica, realizzabili da parte della Pubblica Amministrazione. I risparmi complessivi ammontano a circa 0,78 ktep/anno di energia primaria e finale.
RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2002/91/CE E ATTUAZIONE DEL DECRETO LEGISLATIVO 192/05 CON RIFERIMENTO ALLA PRESCRIZIONE DI STANDARD MINIMI DI PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI. Il risparmio complessivo in termini di energia primaria è stato di oltre 2,03 Mtep/anno, derivanti principalmente dalla installazione di generatori di calore “3 stelle” negli edifici ad uso residenziale. Minoritario invece l’apporto derivante dalla costruzione di nuovi edifici con performance energetiche al di sopra dei limiti di legge, sia nel residenziale sia nel non residenziale, a causa della crisi che sta caratterizzando il settore delle costruzioni.
SETTORE TRASPORTI. Attraverso l’incentivazione all’acquisto di veicoli più efficienti, l’applicazione di regolamenti comunitari, nonché la messa in esercizio della rete ferroviaria ad Alta Velocità, che ha determinato una riduzione della domanda sulle rotte aeree e stradali omologhe, il risparmio di energia primaria cumulato al 2015 è pari a 1,44 Mtep/anno (pari a circa 1,33 Mtep/anno di energia finale).
PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI (PON), INTERREGIONALI (POI) E REGIONALI (POR). Nel ciclo di programmazione 2007-2013, sono stati assegnati circa 10 miliardi di finanziamenti a oltre 9.330 progetti relativi a misure per: energia ed efficienza energetica; rinnovamento urbano e rurale; trasporti e infrastrutture a rete. Di questi, al momento ne risultano conclusi circa 5.500 ed è in via di definizione una metodologia che, su base campionaria, andrà ad individuare la quota di progetti relativi ad interventi di efficienza energetica e, quindi, ad associare il risparmio energetico conseguito alle risorse economiche ad essi destinati.
“Con le politiche nazionali per l’efficienza sono stati raggiunti traguardi importanti, anche se vi sono ancora barriere da superare e forti margini di miglioramento per accrescere il vantaggio competitivo del nostro Paese”, ha sottolineato il Presidente dell’ENEA Federico Testa. “ L’ENEA –ha aggiunto - è in prima linea per far sì che dall’efficienza derivino ulteriori benefici per ridurre la spesa energetica di famiglie, imprese e PA attraverso interventi concreti e l’introduzione di tecnologie innovative. L’efficienza è una grande opportunità per comparti nei quali stiamo lavorando con i ministeri competenti come scuola, beni culturali e agroalimentare, ma anche per rilanciare settori strategici come l’edilizia”, ha aggiunto Testa. “Un tema rilevante, sul quale finora si è fatto poco è quello dei condomini anni ‘60 e ‘70, particolarmente poco efficienti dal punto di vista energetico. Dobbiamo trovare meccanismi incentivanti per consentire di diventare ‘green’ anche a quanti vivono in questi complessi e non hanno risorse da investire”, ha concluso Testa.
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEL PATRIMONIO EDILIZIO. Il V Rapporto Annuale dà grande spazio ai temi della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, un settore che rappresenta circa il 40% dei consumi finali dell’Unione europea. “L’Italia ha posto grande attenzione sulla prestazione energetica degli edifici, sebbene permangano ancora fattori che frenano il pieno sfruttamento del potenziale di efficienza energetica a disposizione. Una maggiore e più incisiva informazione e migliori condizioni per l’accesso agli strumenti finanziari sono fattori-chiave per far decollare gli ingenti investimenti necessari al raggiungimento degli obiettivi fissati a livello europeo” – ha spiegato Roberto Moneta, direttore dell’Unità tecnica efficienza energetica dell’ENEA.
DOMANDA DI ENERGIA E CONSUMI FINALI. Il Rapporto conferma che anche nel 2014 la domanda di energia è stata in calo (-3,4% rispetto all’anno precedente), in linea con il trend negativo osservato a partire dal 2010, attestandosi su un valore complessivo di 151 Mtep. Sul fronte dei consumi finali, il settore civile ne assorbe la quota maggiore (37,1%), seguito da trasporti (33,3%) e industria (21,3%).
Nel 2014 i consumi finali dell’industria sono stati pari a 25,7 Mtep, in calo del 2,4% rispetto all’anno precedente. Il settore industriale è quello che ha risentito in misura maggiore della crisi economica, tanto che nel periodo 2007-2014 i consumi si sono ridotti del 31,5%. I settori ad alta intensità energetica nel 2014 hanno assorbito oltre il 60% dei consumi finali.
DIAGNOSI ENERGETICHE PER LE IMPRESE. Con il decreto legislativo 102/2014 che ha recepito la Direttiva 2012/27/UE è stato introdotto lo strumento della diagnosi energetica per le imprese: nel 2015 all’ENEA sono pervenute 10.823 diagnosi, il 45% da imprese del comparto manifatturiero e il 15% da quelle del commercio.
SETTORI RESIDENZIALE E NON RESIDENZIALE. Anche il settore residenziale ha registrato nel 2014 una significativa diminuzione dei consumi (25,5 Mtep), con un calo del 15% rispetto al 2013. Nel settore non residenziale, dopo una crescita costante negli ultimi 20 anni, rallentata solo dalla crisi economica, i consumi hanno registrato un calo del 6,7% attestandosi a 19,2 Mtep.
TRASPORTI. Nei trasporti, la quota di utilizzo di combustibili fossili, pari a circa il 99% nel 2007, è diminuita al 95,7% nel 2014, per effetto della riduzione dei consumi di benzina e gasolio e della crescita dei biocarburanti.
PERFORMANCE ENERGETICHE REGIONALI. Per quanto riguarda le performance energetiche regionali, il rapporto evidenzia che il 60% dei progetti in materia di efficienza energetica è stato portato a termine attraverso i Fondi Strutturali 2007-2013. Inoltre, nel biennio 2014-2015 la superficie complessiva interessata da interventi di riqualificazione energetica nella PA, realizzati o in fase di realizzazione, è stata pari a 855.235 m2. Le risorse utilizzate in applicazione di misure di efficienza energetica sul totale dei fondi POR-FESR, relativi al periodo 2014-2020, ammontano a 2,4 miliardi di euro.
COMUNICAZIONE SULL’EFFICIENZA ENERGETICA. Il Rapporto dedica un capitolo specifico alla comunicazione sull’efficienza energetica, con particolare riferimento al Programma Triennale di informazione e formazione previsto dal dlgs 102/2014 per far conoscere a PMI, dipendenti pubblici, famiglie, studenti e istituti bancari gli strumenti, le opportunità e l’importanza dell’efficienza energetica e far nascere una cultura diffusa sull’uso efficiente ed eco-sostenibile delle risorse energetiche ed ambientali.
CAMPAGNA NAZIONALE “ITALIA IN CLASSE A”. In questo contesto è stata avviata la Campagna nazionale “Italia in classe A” per sensibilizzare soprattutto il grande pubblico e i media sui temi dell’efficienza attraverso iniziative di formazione, informazione e un premio giornalistico.
Nel primo anno della campagna, particolare attenzione sarà dedicata alla PA, tenuto conto che gli oltre 13mila edifici pubblici consumano circa 4,3 TWh di energia/anno con una spesa complessiva di 644 milioni di euro; con interventi di efficientamento questi consumi potrebbero essere ridotti fino al 40%.