L'Unione europea ha raggiunto già nel 2014 il suo obiettivo per il 2020 di riduzione dei consumi di energia elettrica. A rivelarlo è una ricerca del Joint Research Centre (JRC, il centro studi della Ue), secondo cui dal 2000 al 2014 l'Unione ha ridotto i consumi energetici del 6,35%, passando da un consumo di energia di 1.133 Mtoe (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) a 1.061 Mtoe. In questo modo già nel 2014 l'Europa è scesa al di sotto dell'obiettivo fissato per il 2020 dalla direttiva europea per l'efficienza energetica, 1.086 Mtoe.
Industria: -17,62% ma ‘grazie’ alla crisi economica
Il Rapporto analizza nello specifico i consumi energetici nei 4 settori del residenziale, terziario, trasporti e industria nel corso del periodo 2000-2014 e segnala che il calo maggiore è stato registrato nel settore industriale (-17,62%), ma l’ottima performance è strettamente legata alla crisi economica che ha portato a una forte riduzione produttiva, specie in alcuni settori molto energivori come quello del ferro e dell'acciaio.
Residenziale: -10% grazie al boom delle tecnologie per il risparmio energetico
Segue il settore residenziale che in 15 anni ha tagliato il suo fabbisogno energetico di quasi il 10% e non come conseguenza della crisi economica. In questo caso il grande cambiamento è avvenuto grazie al boom delle tecnologie per il risparmio energetico che hanno contribuito ad aumentare l’efficienza delle abitazioni e a diffondere una maggiore consapevolezza, e quindi attenzione, negli occupanti. Nello studio ci si focalizza anche sui grandi elettrodomestici, che dimostrano questa inversione di tendenza. Nel 2004 soltanto il 2% degli elettrodomestici venduti in Ue aveva una classe energetica A rispetto al 56% del 2014.
Trasporti: +2,21% ma si migliora molto
Il settore dei trasporti, che è quello che "mangia" energia più di tutti (un terzo del totale) ha avuto solo un leggero incremento (+2,21%) dei consumi nel 2014. Rispetto ai valori del 2007 ci sono stati dei miglioramenti importanti. Se si considera che a fronte di un aumento del 25% dei veicoli su strada l’incremento dell’energia consumata è di un paio di punti percentuali, il panorama è rassicurante.
Servizi: +16,48%
Fanalino di coda per l’efficienza energetica sono i servizi, che hanno avuto un aumento sensibile dei consumi (+16,48%) dal 2000 al 2014, a riprova della crescente terziarizzazione dell'economia.?Tra il 2000 e il 2010 si è registrata addirittura un’impennata del 30%, calmierata poi dalla crisi economica.
Commissione Ue: segnali importanti ma non gridiamo al successo
La Commissione europea di fronte a questi dati preferisce essere prudente. I consumi energetici potrebbero ancora salire con la ripresa economica e da qui al 2020 potrebbero ancora superare il livello previsto.
"Il consumo finale di energia è al momento al di sotto dell'obiettivo del 2020 - ha commentato una portavoce della Commissione europea al quotidiano britannico Guardian -. I 28 paesi europei sono sulla strada giusta per raggiungere l'obiettivo primario di consumi energetici al 2020, se gli sforzi attuali saranno mantenuti"