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Efficienza, tecnologia, design: il futuro della climatizzazione è già qui

Le interviste con i rappresentanti di quattro aziende del settore, Airzone, Hitachi Cooling & Heating, Mitsubishi Electric e Toshiba, per fare il punto sull’andamento del mercato e sulle tecnologie più promettenti

martedì 15 giugno 2021 - Redazione Build News

climatizzatore-cassetta

Di Patrizia Ricci

Questo articolo è un estratto dello Speciale climatizzazione pubblicato sul numero 91 della rivista Casa&Clima. Clicca qui per abbonarti.

In base all’indagine sul mercato della climatizzazione nel 2020 pubblicata da Assoclima, il Covid-19 ha influenzato sicuramente il settore, ma l’anno si è chiuso con perdite relativamente contenute. L’indagine evidenzia la tenuta del residenziale con buoni risultati dell’ultimo trimestre e prospettive incoraggianti per il futuro, anche grazie agli incentivi varati dal Governo, in primis il Superbonus 110%. 

Dell’andamento del mercato nei primi mesi del 2021 e delle aspettative per il futuro, così come del corretto uso degli impianti e delle tecnologie innovative per il settore, abbiamo parlato nel corso di una serie di interviste online – visibili interamente sul nostro sito e scannerizzando i QR code presenti su queste pagine – con Desirée Quintero, Direttrice Tecnica di Airzone Italia, Paolo Caimi, Marketing Manager Hitachi Cooling & Heating, Stefano Negri, Marketing Director Divisione Climatizzazione di Mitsubishi Electric, e Antonio Galante, Product Manager Toshiba Italia Multiclima. Per vedere tutti i video, clicca qui

La crescita della domanda

La domanda sta mostrando una forte crescita, sia per il “rimbalzo” post-covid sia per il consolidamento delle politiche di incentivazione fiscale. “Marzo e aprile hanno visto una crescita esponenziale, considerato quanto accaduto negli stessi mesi dell’anno precedente. Siamo molto ottimisti per il 2021. La cessione del credito e lo sconto in fattura stanno fornendo eccellenti risultati. Se vengono introdotte le semplificazioni sul Superbonus che tutti auspichiamo, potremmo conseguire ulteriori buone opportunità. A questo punto, paradossalmente, un limite potrebbe derivare dalla reale capacità degli installatori a far fronte alla crescita della domanda”, commenta Paolo Caimi.

Una conferma dell’incremento positivo registrato nei primi mesi del 2021 arriva anche da Stefano Negri, soprattutto in relazione al miglioramento della situazione globale: “Il mercato sta recuperando molto velocemente le perdite dello scorso anno. Abbiamo registrato un buon andamento nei primi mesi e una prospettiva molto incoraggiante per la chiusura dell’anno. Le riaperture step by step stanno incidendo favorevolmente sul business generale e sul nostro comparto”.

Oltre agli incentivi, anche lo smart working e una sempre maggiore attenzione al comfort e alla qualità dell’ambiente lavorativo domestico, hanno contribuito favorevolmente alla ripresa della domanda, spiega Antonio Galante: “Dopo il brusco calo dei primi mesi del 2020, a fine anno il mercato si è ripreso, senza tuttavia recuperare i livelli 2019, e il 2021 mostra un trend positivo proprio nel residenziale, sia per i singoli sistemi che per i multisplit. Discorso leggermente diverso per il comparto industriale, uffici e negozi, per i quali le chiusure forzate hanno inciso maggiormente determinando un ritardo nei nuovi investimenti. Nei primi tre mesi del 2021, tuttavia abbiamo visto una certa dinamicità anche in questo settore, in vista della ripartenza delle attività”.

Tra le conseguenze della pandemia, rientra anche l’aumento dei costi delle materie prime, dei componenti e della logistica, che impattano inevitabilmente sulla filiera produttiva. Lo sottolinea Desirée Quintero, confermando comunque un trend positivo: “Nonostante le criticità legate soprattutto al reperimento delle materie prime e la necessità di adattamento alle richieste del mercato, possiamo confermare nei primi sei mesi del 2021 il raggiungimento degli obiettivi prefissati, con buone prospettive anche per il triennio futuro”. 

Tecnologie per la mitigazione del rischio

Con l’emergenza sanitaria è aumentata la sensibilità verso l’uso corretto e attento degli impianti di condizionamento dell’aria e il Covid19 ha fatto emergere un tema già molto sentito, quello della qualità dell’aria interna degli edifici. “Premesso che gli impianti di climatizzazione non sono dispositivi medicali, ma sistemi che aiutano ad avere un maggiore comfort per gli ambienti, Toshiba ha sviluppato una serie di tecnologie che aiutano a contenere il virus, seguendo tutte le raccomandazioni nazionali ed europee che individuano nel ricambio d’aria lo strumento più efficace per diluire l’eventuale presenza di agenti patogeni”, chiarisce Galante. “La batteria di tutti i nostri sistemi è dotata di un rivestimento protettivo speciale, Magic Coil, che previene il depositarsi della polvere; questo, grazie alla funzione Self-Cleaning, assicura performance durature nel tempo e un’alta qualità dell’aria. In molte macchine inoltre abbiamo dei dispositivi ionizzatori, come i filtri Ultra-Pure, con una capacità di filtrazione notevole per inibire le particelle presenti nell’aria, compresi virus e batteri”.

Occorre tuttavia una maggiore sensibilità dell’utente finale per il mantenimento dell’impianto in condizioni ottimali. Sulla priorità del ricambio d’aria per la salubrità degli ambienti concorda anche Negri: “La ventilazione non è una cosa nuova. Il ricambio dell’aria negli ambienti è da sempre fortemente consigliato per una migliore qualità del comfort ambientale. Oggi più che mai, dato che molti di noi passano tanto tempo in casa anche per lavoro, è sempre più necessario predisporre un corretto impianto di ventilazione, la sola apertura di porte e finestre non è più consigliabile”. La tecnologia offre nuovi sistemi che abbattono gli eventuali virus presenti, ma nessun impianto può dirsi Covid-free al 100%. “Dobbiamo lavorare per minimizzare i rischi e la ventilazione è un aspetto fondamentale”, aggiunge.

Un miglior comfort con la garanzia della temperatura ideale sulla base delle specifiche esigenze è l’obiettivo primario di un sistema di climatizzazione. “Oggi questo comfort è molto legato anche alla sicurezza della qualità dell’aria in casa e in ufficio. La nostra casa madre ha sviluppato delle soluzioni che adeguano la tecnologia di controllo che già forniamo agli impianti alla necessità di offrire una qualità superiore dell’aria”, spiega Quintero. “Gli studi effettuati hanno confermato l’efficacia della filtrazione dinamica tramite ionizzazione, che sarà disponibile già a luglio sul nostro Easyzone IAQ”.

Secondo Caimi tuttavia, va fatto un distinguo tra ciò che può rappresentare una limitazione alla propagazione, ad esempio le metodologie di filtrazione, e ciò che si sta studiando per abbattere il virus. Queste tecnologie infatti necessitano di rigorosi test e controlli prima dell’applicazione all’intero dei condizionatori. “L’impianto va comunque considerato nella sua completezza”, precisa. L’attuale situazione porta a una valorizzazione del lavoro dei progettisti. “L’impianto deve essere progettato per garantire l’immissione di ricambi d’aria adeguati, secondo quanto raccomandato dai recenti studi e dalle prescrizioni, ed è fondamentale che il lavoro del progettista non venga successivamente svilito dal compromesso e da scelte dettate da logiche di prezzo”,  specifica Caimi.

Non solo comfort termico

È possibile ottenere un buon compromesso tra efficienza e risparmio energetico? Secondo Caimi, i due aspetti sono strettamente correlati: “Le nuove tecnologie disponibili consentono efficienze che solo pochi anni fa erano impensabili e rendono le pompe di calore realmente fruibili in ogni fascia climatica con un notevole abbattimento dei consumi”. Il comfort termico deve essere supportato da una tecnologia evoluta, in grado di garantire anche un risparmio energetico. “Sui nostri sistemi sono presenti degli algoritmi di controllo intelligenti che ottimizzano questi due aspetti, rispettando le normative vigenti in materia di risparmio energetico in tema di climatizzazione,” sottolinea Quintero.

Le nuove costruzioni devono soddisfare determinati requisiti in termini di efficienza energetica, tra i quali la copertura di energia primaria pari ad almeno il 50% ottenuta con energie rinnovabili. “L’elevata efficienza passiva richiesta agli edifici comporterà una necessità sempre maggiore di ventilazione, per la quale le pompe di calore rappresenteranno la soluzione predominante”, afferma Negri. Le pompe di calore rappresentano una tecnologia vincente anche per Caimi: “Le pompe di calore aria-acqua hanno raggiunto livelli tecnologici molto elevati e con un’opportuna progettazione rappresentano la migliore soluzione per il riscaldamento, raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria soprattutto per le nuove costruzioni e ristrutturazioni. Il tutto è regolato da una domotica sempre più presente e una forte attenzione per l’ambiente”.

Non bisogna dimenticare che il tema della climatizzazione in Italia è molto sentito. Sono molti gli edifici esistenti già provvisti di un sistema di climatizzazione, che possono rappresentare un problema in termini di risparmio energetico. “Il vero problema è proprio l’esistente”, precisa Negri. “In tal senso, Superbonus e cessione del credito sono ottimi strumenti. Migliorando l’efficienza degli edifici esistenti, si abbattono le emissioni e si riduce la richiesta di energia”.   

Non solo ventilazione

Anche la climatizzazione può contribuire al mantenimento dell’aria pulita negli ambienti, non solo la ventilazione. I climatizzatori d’aria, che non immettono aria fresca dall’esterno ma raffreddano l’aria dell’ambiente stesso, sono sistemi molto diffusi nelle nostre case. “Su queste soluzioni stiamo installando una tecnologia proprietaria, Plasma Quad: un sistema di filtrazione attiva dell’aria a marchio Mitsubishi Electric, sviluppato per l’abbattimento degli inquinanti indoor, che abbatte il 99% dei virus, batteri e muffe presenti”, afferma Negri. In ambito residenziale, come afferma Galante, l’eccellenza tecnologica si sposa anche con il design. “Quest’anno abbiamo lanciato un nuovo prodotto, HAORI Toshiba, che presenta non solo un’efficienza di prima categoria, in classe A+++, grande silenziosità e una elevata qualità dell’aria, ma anche un’estetica straordinaria. Un elegante elemento d’arredo: qualcosa non più da nascondere ma da mettere in evidenza”.

Innovazione tecnologica per il futuro

“L’innovazione tecnologica punta a sistemi sempre più efficienti, con un’attenzione sempre crescente alla qualità dell’aria interna, studiando l’accoppiamento sui nuovi prodotti residenziali di lampade UV-C per essere ancora più efficaci nella inibizione dei batteri e all’ambiente”, afferma Galante. Tecnologie che possono essere efficaci anche sugli impianti esistenti. “In futuro, non è esclusa la possibilità di retrofit con filtri sempre più efficaci, oltre ai sistemi di igienizzazione già presenti sui nostri sistemi”, precisa Caimi. Altra soluzione sulla quale punta la ricerca di settore è rappresentata dai gas refrigeranti. Riuscire a combinare efficienza e sostenibilità è infatti essenziale sia sotto il profilo economico che sotto il profilo ambientale. “La sfida è cercare gas refrigeranti a sempre minore impatto ambientale, sempre più eco-friendly e con efficienze sempre più elevate”, afferma Negri.

Anche Toshiba è molto attiva nella ricerca di gas refrigeranti a basso GWP. “Per il futuro della climatizzazione commerciale abbiamo lanciato quest’anno il nuovo sistema VRF SMMSu ad alta tecnologia equipaggiato con il nuovissimo compressore Triple Rotary a controllo inverter vettoriale, concepito e realizzato per soddisfare i più alti standard di qualità ed un minore consumo di energia”, precisa Galante. Per Airzone, il futuro passa dal cloud. “Partendo dalla gestione della climatizzazione a zone da remoto, il futuro prossimo a cui stiamo già lavorando è l’integrazione domotica con tutti gli altri sistemi di componentistica presenti sull’impianto per un comfort che non è solo termico ma anche di gestione dell’utenza”, conclude Quintero.

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