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Elezioni e Superbonus, le proposte dei partiti

I bonus edilizi restano un tema caldo per i partiti e la campagna elettorale, nel programma del centro-sinistra manca riferimento, i M5S puntano al Superbonus Energia

lunedì 22 agosto 2022 - Redazione Build News

In vista delle prossime elezioni politiche del 25 settembre, quali sono le proposte dei partiti rispetto ai bonus edilizi? Nonostate le incertezze normative, sono 7,3 miliardi di famiglie interessate ai bonus edilizi e in particolari alle detrazioni del Superbonus; e ancora sono forti investimenti da parte dell’edilizia italiana che si aggira intorno ai 147 miliardi di euro, incentivi che possiamo comprendere non coinvolgono solo edifici di dimensioni ridotte.

Cosa propongono i partiti

Se da una parte dal centro-sinistra (PD), da Azione (Calenda) e Italia Viva (Renzi), non vi sono riferimenti specifici nei propri programmi, dall'altra parte il promotore del Superbonus, il Movimento 5 Stelle mira alla stabilizzazione del meccanismo di incentivazione per il credito di imposta, in particolare per investire ancora di più nella transizione ecologica: nel programma si parla, infatti, di un "nuovo" Superbonus energia imprese, per garantire liquidità a cittadini e imprese. A voler semplificare la normativa sugli incentivi edilizi è Forza Italia per rendere il Superbonus e il Sismabonus più strutturali. I compagni della destra, come Lega, auspicano a un intervento che possa garantire l'agevolazione del Superbonus a tutti coloro i quali ne hanno già maturato il diritto e aggiungono, come si può leggere dal programma: "rendere il Superbonus più coerente e applicabile, contemperando le esigenze di contenimento degli oneri a carico dello Stato con quelle di riqualificazione energetica e adeguamento antisismico degli edifici, rispondendo agli interessi e alle preoccupazioni di proprietari di casa, imprese e tecnici". Insomma, non manca la critica verso l'incentivo voluto dal M5S per le spese a carico dello Stato. Lega suggerisce anche la rimozione del SAL entro settembre e "per le prime case e in bassa classe energetica interventi anche dal 2023 ma con décalage dell’incentivo; per gli alloggi ex Iacp la riduzione Sal lavori dal 60% al 30% del 30 giugno 2023 e la proroga dal 2023 al 2025 ove i lavori è necessario affidarli con gara; semplificazioni per la cessione del credito, possibile anche per i piccoli importi, nel trasferimento dalle banche ai clienti".

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