Nei giorni 10, 11 e 12 marzo 2015 si svolgerà la prima tornata delle elezioni per il rinnovo del Comitato Nazionale dei Delegati di Inarcassa (Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti) per il quinquennio 2015 – 2020.
Con i contributi dei documenti approvati dall’Assemblea Nazionale dei Presidenti degli Ordini degli Ingegneri, dagli Ordini degli Architetti P.P.C. Italiani per Inarcassa e dai movimenti Inarcassa Insostenibile e SalvaInarcassa, è stato redatto il documento programmatico della lista “Inarcassa 2.0”, che ha come obiettivo centrale gli iscritti (LEGGI TUTTO).
IL DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI FEDERARCHITETTI. Federarchitetti (Sindacato nazionale degli architetti liberi professionisti) ha elaborato un documento programmatico dei suoi candidati presenti nelle varie provincie. Il documento “rappresenta un contributo operativo del quale il futuro Comitato dei Delegati dovrà prendere atto al fine di attivare quelle riforme necessarie per rendere Inarcassa meno aliena e più sostenibile rispetto gli interessi economici e sociali dei liberi professionisti”, spiega Federarchitetti.
Le principali proposte del documento riguardano lo statuto, il regolamento, il funzionamento dell'istituzione e le azioni nella società e nell'interesse degli iscritti.
STATUTO
Aumentare la percentuale del gettito del contributo integrativo da destinare ad attività di promozione e sviluppo dell’esercizio della libera professione degli associati. (art. 3, comma 3.5 che attualmente prevede una percentuale dello 0,34%). L’incremento dovrà essere congruo e valutato in rapporto alle altre voci di bilancio.
Introdurre l’obbligo di investire in prodotti finanziari il cui profilo di rischio sia definito “minore” dalle regole internazionali vigenti. Ciò deve valere, rispetto al rischio, anche per gli investimenti immobiliari (vedi art. 5, comma 5.3) e in particolare per il settore delle OO.PP. da promuovere con le dovute garanzie sulla redditività e sul ritorno degli investimenti.
Inserire nello Statuto maggiori dettagli per il Regolamento riguardo al diritto all’accesso agli atti, in particolare per i soggetti professionali Istituzionali, Ordini e Sindacati professionali, senza porre limitazioni alla tipologia del documento.
Nello specifico, con la modifica dell’art. 22, comma 1 - lett. D, si vuole maggiore trasparenza per quanto attiene a:
1. Analisi di bilancio
2. Costi di gestione generale
3. Costi di gestione degli investimenti
4. Ordini del Giorno
5. Delibere e votazioni di tutti gli organi decisionali (C.N.D. – CdA)
Applicare, per il pregresso ante Riforma 2012, un riferimento univoco per la gestione di tutte le pratiche inerenti gli associati, riferito alle norme approvate dai Ministeri post Riforma, al fine di evitare disparità di trattamento nell’applicazione delle stesse.
REGOLAMENTO
Reintrodurre la pensione minima, garantita da contribuzione espressamente dedicata, nella direzione del principio di solidarietà tra generazioni e nella convinzione che queste ultime agiranno in futuro allo stesso modo. Questo dovrà costituire il cosiddetto “contratto generazionale”.
Eliminare o rivedere il parametro ISEE quale strumento di riferimento per l’adeguamento al minimo delle pensioni d’importo inferiore.
Revisionare e riequilibrare le posizioni dei contribuenti che in passato, pur avendo alcune annualità a reddito zero, potevano contare ugualmente sulla pensione minima, mentre ora, con i nuovi parametri di calcolo della riforma, si vedono liquidare pensioni con importi risibili, al limite dell’elemosina.
Verificare le posizioni debitorie che risultassero ormai inesigibili dalla Cassa al fine di promuovere un ravvedimento operoso per consentire il maggior recupero possibile di detti crediti, consentendo un riallineamento proporzionale al diritto a livelli minimi di pensione.
Permettere, stante l’applicazione del sistema contributivo, la possibilità di pensionamento anticipato, con trattamento inferiore, quale anticipazione di spesa recuperata “a rate” nel tempo.
Consentire la compensazione tra crediti d’imposta e debiti previdenziali, recependo la legge in vigore.
Eliminare l’obbligo del DURC o, in alternativa, trattenere sugli importi fatturati ad Enti Pubblici un importo non superiore al 20% della parcella a condizione che il saldo previdenziale sia regolato in tempi definiti e prestabiliti.
Abbassare ulteriormente le sanzioni e condizionarle ad un congruo preavviso.
Predisporre piani di rientro delle morosità più attinenti alle singole posizioni previdenziali a fronte di garanzie.
Modulare le percentuali impositive nel tempo in base all’andamento del mercato e non solo in base a criteri di sostenibilità.
Applicare con oggettività le norme che regolano l’erogazione dei contributi per inabilità temporanea, integrando gli eventi ammissibili, migliorando la comprensibilità ed eliminando l’insindacabilità del giudizio finale riservato ad Inarcassa.
Riesaminare lo Statuto della Fondazione per basarlo su criteri di pariteticità dei soci includendo i soggetti di rappresentanza Ordinistici e Sindacali e renderlo operante unicamente su interessi condivisi di sostegno e di sviluppo della professione con esclusione di altri ruoli e di investimenti impropri. In alternativa disporre l’abolizione della Fondazione, così come strutturata, per dedicare maggiori risorse al sostegno delle azioni di sviluppo e tutela della professione da parte dei soggetti a ciò espressamente demandati.
Prendere atto che il comparto dei liberi professionisti ha necessità di chiarezza per assumere maggiore autorevolezza e deve respingere ogni confusione dei ruoli che possano nuocere a tutti gli organismi costituzionalmente riconosciuti. Si sgombrerebbe così definitivamente il campo da equivoci di rappresentanza.
Rendere operativa l’apertura continua dell'Albo professionisti di fiducia, operare la massima semplificazione delle procedure di affidamento e favorire la più ampia rotazione degli incarichi.
FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUZIONE
Attuare modifiche regolamentari che ripristino la centralità del CND, come organo deliberante, rispetto alle funzioni del C.d.A., quale organo esecutivo.
AZIONI NELLA SOCIETÀ E NELL'INTERESSE DEGLI ISCRITTI
Istituzionalizzare il Tavolo di concertazione e di confronto con i Sindacati di categoria riconosciuti e con i Consigli Nazionali degli Architetti e degli Ingegneri al fine di valutare periodicamente lo stato della professione e sostenere le iniziative necessarie e prioritarie per migliorare le condizioni economiche e sociali dei liberi professionisti.
Porre in essere convenzioni tese ad abbattere il costo della vita e della professione e renderle disponibili a tutti gli associati.
Favorire la distribuzione degli investimenti immobiliari su tutto il territorio nazionale, privilegiando l’utilizzo agli iscritti Inarcassa.
Sostenere tutte le azioni possibili che possano migliorare la qualità della vita degli iscritti, dei pensionati, dei familiari e degli eredi, ivi compreso iniziative di soggiorni convenzionati a favore dei nuclei familiari.
Facilitare le procedure di trasferimento per modifica dello status di lavoro, dalle gestioni INPS verso Inarcassa e viceversa, con rigetto di ogni forma di Gestione Separata per dipendenti ai quali è ancora consentita attività libero professionale, fino al varo definitivo di una specifica riforma politica.
Introdurre un sostegno per l’accesso al regime pensionistico, pari a un multiplo dell’importo mensile maturato, quale mini-liquidazione anticipata da Inarcassa, con progressivo recupero preventivamente concordato, ciò nell’ottica di equiparazione con i diritti del lavoratore dipendente.