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Eliminazione delle barriere architettoniche, la proposta di legge approda nell'Aula della Camera

Il provvedimento contiene disposizioni per il coordinamento e l'aggiornamento delle vigenti prescrizioni tecniche per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e privati e negli spazi e nei servizi pubblici o aperti al pubblico o di pubblica utilità

lunedì 2 ottobre 2017 - Redazione Build News

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In Aula alla Camera dei Deputati si svolge oggi 2 ottobre la discussione sulle linee generali della proposta di legge “Disposizioni per il coordinamento della disciplina in materia di abbattimento delle barriere architettoniche”.

La proposta di legge contiene disposizioni per il coordinamento e l'aggiornamento delle vigenti prescrizioni tecniche per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e privati e negli spazi e nei servizi pubblici o aperti al pubblico o di pubblica utilità, contenute nel D.P.R. 503/1996 e nel D.M. 236/1989.

In particolare, il comma 1 dell'articolo 1 della proposta di legge – spiega il dossier del servizio studi della Camera - prevede l'emanazione di un decreto del Presidente della Repubblica, al fine di:

- assicurare l'unitarietà e l'omogeneità della normativa relativa agli edifici, agli spazi e ai servizi pubblici, e della disciplina relativa agli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica;

- promuovere l'adozione e la diffusione della progettazione universale in attuazione e in conformità ai princìpi espressi dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

Lo stesso comma 1 disciplina le modalità procedurali per l'adozione del nuovo provvedimento, prescrivendo che esso venga adottato entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge.

Il comma 2 dispone, a decorrere dalla data di entrata in vigore del nuovo provvedimento, la conseguente abrogazione dei regolamenti di cui al D.P.R. 503/1996 e al D.M. 236/1989.

COMMISSIONE PERMANENTE. Il comma 3 prevede la ricostituzione della commissione permanente già prevista dall'art. 12 del D.M. 236/1989 per l'aggiornamento e la modifica delle prescrizioni tecniche per l'eliminazione delle barriere architettoniche.

Alla nuova commissione sono affidati i seguenti compiti:

- individuare la soluzione a eventuali problemi tecnici derivanti dall'applicazione della normativa cui fa riferimento la proposta di legge;

- elaborare proposte di modifica e aggiornamento;

- adottare linee guida tecniche basate sulla progettazione universale.

Nel corso dell'esame in Commissione, sono stati altresì affidati alla commissione ministeriale i compiti di:

- monitoraggio sistematico dell'attività delle pubbliche amministrazioni con riferimento all'attuazione dell'articolo 32 della legge 28 febbraio 1986, n. 41, in tema di adozione di piani di eliminazione delle barriere architettoniche;

- elaborazione di proposte di modifica e di aggiornamento della normativa richiamata nella proposta di legge, anche finalizzate a semplificare la realizzazione di innovazioni tecnologiche dirette all'eliminazione delle barriere architettoniche nelle parti comuni degli edifici esistenti e nelle loro pertinenze.

La procedura di nomina dei componenti della commissione è disciplinata dal penultimo periodo del comma 3, che la affida alla competenza del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentita la Conferenza Stato-Regioni.

 Nel corso dell'esame in Commissione, infine, è stato aggiunto l'art. 2 recante la clausola di invarianza finanziaria, ai sensi del quale all'attuazione della legge si provvede nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. La norma recepisce una condizione contenuta nel parere della V Commissione Bilancio, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione.

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