Il recente regolamento UE sui gas fluorurati ad effetto serra (517/2014) prevede un progressivo divieto di utilizzo, distribuzione ed immissione in commercio (tramite un sistema di quote) di refrigeranti con alto GWP (>150) tra il 2020 e il 2030, intervenendo anche in materia di produzione di nuovi refrigeratori leggeri per uso commerciale e manutenzione dell’equipaggiamento preesistente. Il regolamento è inquadrato nell’aggressiva politica adottata dalla comunità globale a favore della riduzione delle emissioni di CO2 legate ad attività umane, come emerso dal forum Paris COP21 nel dicembre 2015.
Già esplicitamente dedita ad un concreto impegno nell’ambito della sostenibilità, Embraco ha investito nello studio di alternative a basso impatto atmosferico al vasto impiego dei refrigeranti R404A e R134a. I laboratori sono impegnati sia nell’identificazione di nuovi refrigeranti di origine naturale e sintetica, sia nella produzione di compressori per refrigeranti di transizione (da utilizzarsi con miscele GWP intermedie), che garantiscano alle aziende, in attesa di soluzioni permanenti, la conversione entro il 2022 dell’intera gamma dei propri prodotti a favore dei nuovi limiti di legge.
Allo stato attuale dei test l’unica soluzione definitiva individuata è quella naturale degli idrocarburi (propano-R290 e isobutano-R600a); nuove miscele sintetiche sono ancora in fase di studio, con l’obiettivo di definire un’alternativa agli idrocarburi. L’effettiva possibilità di utilizzo delle nuove alternative dipenderà necessariamente da un’evoluzione della legislazione vigente, che prevede una carica massima di refrigerante limitata (<150g) per alcune applicazioni commerciali.
Alle aziende la critica decisione: optare subito per un’alternativa naturale o attendere lo sviluppo di nuove proposte sintetiche? Il Position Paper pubblicato da Embraco mira a chiarire lo stato dei test in corso e i risultati finora raggiunti, oltre che a riassumere l’evoluzione delle normative vigenti.
SCARICA IL POSITION PAPER IN ALLEGATO