Il sistema dei bonus consentirebbe di ridurre a un terzo la spesa pubblica per l’emergenza abitativa.
È il parere di Corrado Sforza Fogliani, presidente del Centro studi di Confedilizia, che suggerisce di cambiare sistema: “se non si spendessero soldi per dotare ogni ente di un proprio patrimonio, il clientelismo e la corruzione sarebbero sconfitti”, dice Sforza Fogliani.
IL SISTEMA DEI BONUS ANTIDOTO A CORRUZIONE E CLIENTELISMO. “Il sistema dei bonus, da consegnarsi ai disagiati perché li spendano con chi vogliono per affittare, innescando un favorevole meccanismo di concorrenza, sarebbe il vero antidoto. L’abbiamo sempre proposto – ricorda il presidente del Centro studi Confedilizia - ma la politica, salvo casi di buongoverno, non lo ha mai accettato. Si tratta di un sistema che consentirebbe a Stato e Comuni di ridurre a un terzo la spesa pubblica per l’emergenza abitativa. Presuppone, però, che Stato e Comuni rinuncino ad ogni pretesto per fare una politica clientelare, basata su edilizia pubblica mal gestita e alloggi per i senza tetto nei residence. Una politica che non serve a niente, se non ad alimentare la spesa, come dimostra chiaramente la situazione fallimentare attuale”.
Secondo Sforza Fogliani “se si vuole ampliare l’area dell’affitto al livello dei Paesi anche europei nei quali esso non è stato ucciso da leggi come l’equo canone e dalla tassazione, non c’è che il sistema dei bonus, non a caso seguito dai Paesi in cui il diffondersi della locazione non è condizionato da clientelismo e interessi nascosti. Ma per assicurare la mobilità sul territorio delle forze di lavoro e degli universitari, i Comuni saranno disposti a spendere meno? Il problema, paradossalmente, è questo”.