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Emergenza coronavirus: il Governo stanzia 25 miliardi

Un decreto sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri venerdì prossimo e avrà una dotazione di 12 miliardi. Gli altri 13 miliardi vanno a riserva per possibili interventi da realizzare anche in un quadro europeo

mercoledì 11 marzo 2020 - Redazione Build News

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato la richiesta al Parlamento di ulteriore scostamento dal deficit rispetto ai 7,5 miliardi contenuti nel documento già all’esame delle Camere. Via libera dunque ad uno stanziamento di 25 miliardi per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Lo ha comunicato oggi in conferenza stampa a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte. Oggi stesso Camera e Senato sono chiamate a votare la Relazione cui i gruppi di maggioranza e opposizione non faranno mancare il loro appoggio.

Ecco il comunicato di Palazzo Chigi:

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un’integrazione alla relazione al Parlamento per il 2020, approvata ai sensi dell’articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, ai fini dell’autorizzazione da parte del Parlamento di un ulteriore ricorso all’indebitamento.

L’integrazione rispetto alla precedente relazione, approvata lo scorso 5 marzo, si è resa necessaria in seguito all’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 e del 9 marzo, che, a seguito dell’intensificarsi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, determinano un ulteriore impatto sulla situazione socio-economica del Paese.

Il Governo intende quindi rafforzare ulteriormente il sostegno previsto per il sistema sanitario, per i cittadini e per le imprese e aumentare le risorse a favore della protezione civile e della sicurezza.

Si precostituiscono, inoltre, le condizioni per avere la disponibilità di risorse aggiuntive al fine di assicurare il finanziamento di eventuali ulteriori iniziative che si rendesse necessario adottare con tempestività e urgenza in un quadro di interventi coordinati a livello europeo.

Complessivamente, sentita la Commissione europea, la richiesta di autorizzazione all’ulteriore ricorso all’indebitamento, aggiuntiva rispetto a quanto già indicato nella Relazione al Parlamento 2020, è incrementata di 13,75 miliardi di euro (pari a circa 0,8 punti percentuali), da utilizzare nel corso del 2020. Considerata anche la precedente richiesta di autorizzazione, l’obiettivo programmatico di indebitamento netto potrà pertanto aumentare fino a 20 miliardi di euro, corrispondenti a circa 1,1 punti percentuali di prodotto interno lordo (PIL).

Considerato l’importo complessivo per il quale si chiede l’autorizzazione delle Camere, il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato potrà aumentare fino a 104,5 miliardi di euro nel 2020 in termini di competenza e a 154 miliardi di euro in termini di cassa, con un incremento degli stanziamenti fino a 25 miliardi sia in termini di competenza che in termini di cassa.

“Abbiamo stanziato una somma straordinaria 25 miliardi da non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza” – ha detto il premier, aggiungendo: “L’obiettivo prioritario è tutelare la salute dei cittadini ma teniamo conto che ci sono anche altri interessi in gioco, che incidono sulla vita delle persone. Ci sono libertà civili, diritti sociali, c’è la libertà d’impresa che subisce restrizione e anch’essa ha un valore costituzionale. Dobbiamo sempre procedere con attenzione. Adesso già comincio vedere sondaggi…stiamo attenti. Abbiamo un comitato tecnico-scientifico che ci deve guidare e che potrebbe anche dirci che alcune misure non offrono garanzia di affidabilità”.

Un decreto sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri già venerdì prossimo e avrà una dotazione di 12 miliardi. Lo stanziamento che ha ottenuto oggi il semaforo verde del Consiglio dei Ministri andrà “in parte nel primo decreto che contiamo di approvare probabilmente venerdì che dovrebbe avere a disposizione 12 miliardi – ha precisato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri – Gli altri vanno a riserva per possibili interventi da realizzare anche in un quadro europeo”. Il ministro ha tenuto a sottolineare che è “prematuro” cercare di prevedere se l’Italia sforerà il tetto del 3% del rapporto deficit/Pil. “Questa – ha spiegato – tecnicamente è una autorizzazione del Parlamento a stanziare fino a 20 miliardi in termini di indebitamento e 25 in termini di stanziamento. Quindi il livello di deficit dipenderà da quanto sarà impiegato”. (fonte: confartigianato.it)

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