In Liguria dal 14 aprile tra le attività consentite in questa emergenza sanitaria ci sono anche le attività di edilizia libera (di cui all'art. 6 del DPR 380/2001) e le opere edilizie per le quali è sufficiente la CILA, di cui all'art. 6bis del DPR 380/2001.
“Torniamo gradualmente e con grande attenzione a vivere. Il 13 aprile abbiamo elaborato un Decreto coerente con quello del Presidente del Consiglio ma che tiene conto delle tipicità del nostro territorio. Dal 14 aprile in Liguria autorizziamo: giardinaggio, sia a scopo professionale che personale, e coltivazione di piccoli terreni; manutenzione straordinaria e allestimento delle attività balneari e dei piccoli chioschi; attività dei cantieri nautici propedeutici alla consegna delle imbarcazioni già allestite; piccoli lavori di edilizia, sia privata che pubblica; controlli alle imbarcazioni da parte delle darsene. Un piccolo primo passo che però richiede ancora più responsabilità e attenzione da parte di tutti. Solo usando la testa e il buonsenso potremo piano piano tornare alla normalità”. Così il governatore Giovanni Toti, sul decreto n. 18/2020 di Regione Liguria che, inviato ai Prefetti, entrato in vigore il 14 aprile, in quanto collegato al Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2020.
“In particolare – prosegue Toti – potranno tornare al lavoro i giardinieri e tutti coloro che hanno cura dei nostri parchi e giardini, pubblici e privati, includendo la possibilità di effettuare le manutenzioni di campi da calcio o da golf. La salvaguardia del nostro patrimonio paesaggistico passa attraverso la salvaguardia dell’ambiente e riteniamo quindi di autorizzare alcune tipologie di lavori, svolti da piccole squadre di professionisti o individualmente. Allo stesso modo, i proprietari di frutteti, orti o un piccoli allevamenti di animali da cortile potranno recarvisi per la cura di piante e animali”. In relazione al comparto balneare “sono autorizzate – afferma Toti - da parte dei proprietari o titolari delle concessioni demaniali le attività, isolate e non a contatto con il pubblico, di manutenzione ordinaria e allestimento degli stabilimenti o chioschi: si tratta di un punto fondamentale in una regione come la Liguria che ha nel settore balneare un’asse strategico per il turismo e quindi per l’economia”. Inoltre, in coerenza con il Dpcm, che autorizza alcune piccole attività artigiane, “riteniamo di autorizzare gli interventi di edilizia pubblica e privata rientranti nel DPR 380/2001. Per il resto – prosegue il governatore - in Liguria non si sono mai fermate e rimangono autorizzate tutte le opere pubbliche e i grandi cantieri legati al dissesto idrogeologico o alla messa in sicurezza del territorio”.
Per quanto riguarda i cantieri e specificamente il comparto della nautica “autorizziamo la consegna di natanti che siano già allestiti – sottolinea il presidente della Regione - con le correlate attività di collaudo propedeutiche alla consegna: questo consente di sbloccare decine di migliaia di euro di introiti per un comparto che è vitale e strategico per la Liguria e per tutto il Paese. Allo stesso modo, consentiamo alle Darsene di poter intervenire con le manutenzioni ordinarie di pontili o banchine”.
“Il fatto che autorizziamo queste specifiche attività – prosegue Toti – comporta un’attenzione ancora maggiore nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, nel rispetto delle regole sulle distanze di sicurezza e sulla profilassi, come il lavaggio delle mani, con una maggiore responsabilità da parte di tutti. La riapertura di queste attività, ben individuate, interessa un numero molto limitato di cittadini: per tutti gli altri è indispensabile continuare a rispettare rigorosamente le regole, rimanendo in casa”.
“Dal 14 aprile – aggiunge il governatore – inizieremo a lavorare insieme a Prefetture, Alisa, categorie economiche e sindacati per individuare regole e buone prassi che potranno essere adottate mano a mano che riapriranno anche le altre attività, per evitare il propagarsi del contagio e tutelare lavoratori e cittadini”.
In allegato il decreto di Regione Liguria
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