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Emergenza sanitaria, la Regione Veneto sblocca le opere pubbliche

Ammessa l’esecuzione di lavori a prescindere dai codici Ateco intestati all’appaltatore purché questi sia in possesso della qualificazione SOA. Consentite anche le attività sul patrimonio edilizio esistente secondo il regime della comunicazione e della comunicazione asseverata

venerdì 24 aprile 2020 - Redazione Build News

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Dalle ore 15 di oggi 24 aprile in Veneto “è ammessa l’esecuzione dei lavori ascrivibili, in maniera prevalente, alle categorie di seguito indicate a prescindere dai codici Ateco principale o secondari intestati all’appaltatore e a condizione che questi sia in possesso della corrispondente qualificazione SOA:

a. OG 3: strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, linee tranviarie, metropolitane, funicolari, e piste aeroportuali, e relative opere complementari

b. OG 4: opere d’arte nel sottosuolo

c. OG 5: dighe

d. OG 6: acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione e di evacuazione

e. OG 7: opere marittime e lavori di dragaggio

f. OG 8: opere fluviali, di difesa, di sistemazione idraulica e di bonifica

g. OG 13: opere di ingegneria naturalistica

h. OG 21: opere strutturali speciali

i. OG 23: demolizione di opere”.

Lo dispone l'Ordinanza del Presidente della Giunta regionale Luca Zaia n. 42 del 24 aprile 2020, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da virus COVID-19. Ulteriori disposizioni”, pubblicata sul Bur n. 55 di oggi.

L'ordinanza consente anche “le attività sul patrimonio edilizio esistente secondo il regime della comunicazione e della comunicazione asseverata previste dagli articoli 6 e 6 bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 6 giugno 2001”.

Le misure di cui alla presente ordinanza “hanno effetto dal 24 aprile 2020 compreso al 3 maggio 2020 compreso, salva cessazione anticipata della stessa per effetto di quanto disposto dal decreto legge n. 19 del 2020 e salva proroga nel rispetto del medesimo decreto legge.

Per quanto non diversamente regolato dalla presente ordinanza, vale quanto disposto dalla propria ordinanza n. 40 del 2020, intendendosi modificato il distanziamento ivi previsto con la distanza di un metro”.

VIA LIBERA ALL'ASPORTO PER RISTORANTI, BAR, PASTICCERIE, APERTURA DI CARTOLERIE E FIORERIE RISPETTANDO LE DISPOSIZIONI DI SICUREZZA. “Grande soddisfazione per la nuova ordinanza del presidente Luca Zaia che ringrazio per aver accolto le indicazioni e le richieste di una parte del nostro tessuto produttivo. Da oggi possibile la vendita di cibo da asporto per ristoranti, bar, pizzerie, pasticcerie e gelaterie, riaperte anche fiorerie e cartolerie, nel totale e scrupoloso rispetto delle disposizioni di protezione e sicurezza. Sono parti di economia che si rimettono in moto, che provano a trovare ristoro con questa nuova ordinanza. Ringrazio il Presidente per aver posto attenzione con grande attenzione e sensibilità a queste richieste che io gli ho posto dopo essermi confrontato con tutte le categorie produttive in un dialogo che in questo periodo emergenziale si è dimostrato sempre più produttivo”.

Questo il commento dell’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato che sottolinea come la nuova ordinanza siglata oggi dal Presidente Zaia e valida dalle ore 15 che prevede la riapertura di una serie di attività sia particolarmente importante.

“Dopo il tavolo di concertazione con le attività economiche ho portato all’attenzione del Presidente Zaia la richiesta delle imprese che chiedevano di riaprire subito e in sicurezza – conclude Marcato– tema che ho portato anche all’attenzione nazionale in seno alla Commissione Attività Produttive della Conferenza Stato Regioni. Un gioco di squadra che prosegue senza sosta: confronto continuo con le associazioni di categoria e raccolta di istanze che portiamo ai tavoli nazionali per rimettere in moto il motore dell'economia del nostro Veneto. Siamo felici del risultato, pronti a lavorare per una graduale riapertura che tenga in considerazione tutti i fattori in gioco, salute e sicurezza in primis, ma anche salvaguardia delle imprese e delle categorie maggiormente a rischio”.

In allegato il testo completo dell'ordinanza

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