Primo accordo in Emilia-Romagna tra i geologi e una istituzione universitaria. L’Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna e il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Parma hanno infatti sottoscritto una convenzione per avviare una collaborazione reciproca focalizzata principalmente sulla formazione. L’obiettivo è quello di avvicinare la realtà accademica a quella professionale, superando le tante barriere che spesso impediscono agli studenti di conoscere nel concreto l’esercizio della loro futura professione.
Il debutto di questa nuova sinergia è avvenuto ieri nell’ambito del seminario formativo “Aspetti geomorfici e naturalistici dell’Alta Val di Parma” tenutosi al Campus Universitario di Parma, un evento al quale l’amministrazione comunale di Parma non ha voluto fare mancare il suo saluto tramite la presenza dell’assessore alle Politiche giovanili e allo Sport, Giovanni Marani. E’ in programma invece per l’intera giornata di sabato 13 giugno un’escursione alla Riserva Naturale Statale “Guadine Pradaccio” nell’Alta Val di Parma con sopralluoghi tecnici nelle diverse frane presenti.
“L’accordo siglato con l’Università di Parma – dichiara Emanuele Emani, segretario dell’Ordine regionale - consente di mettere in contatto i geologi professionisti con gli studenti e laureandi ai quali viene data la possibilità di conoscere maggiormente l’attività professionale, sia attraverso i nostri corsi di formazione, sia nel confronto diretto con chi lavora in questo settore”. Secondo Emani tale convenzione “deve diventare un modello da replicare anche altrove, dato che si tratta di una collaborazione proficua per gli stessi geologi che grazie al rapporto con il mondo universitario possono affrontare argomenti non sempre trattati nel corso del loro lavoro”. La sottoscrizione di questo accordo è stata resa possibile in particolare grazie all’impegno profuso dal consigliere dell’Ordine Antonio Lauro e dal coordinatore della Consulta provinciale dei geologi, Andrea Pelosio.
Soddisfazione viene espressa dal prof. Mario Tribaudino, ordinario di Mineralogia e vicedirettore del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Parma: “Si tratta di una convenzione di tipo didattico che prevede uno scambio reciproco – spiega il docente universitario -. Da un lato, il Dipartimento fornisce supporto per i corsi di aggiornamento dell’Ordine con il riconoscimento di crediti formativi per l’aggiornamento professionale, dall’altro i geologi professionisti si mettono a disposizione per attuare tirocini e iniziative di collegamento degli studenti con il mondo del lavoro. Questo accordo – aggiunge – costituisce un valido tentativo per superare le troppe barriere tra gli studi universitari e l’attività professionale”.
L’escursione di sabato mattina è organizzata in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato che ha in gestione la Riserva Naturale “Guadine Pradaccio” ed, in particolare, con il Comando Provinciale di Parma. “In quell’area di 300 ettari vedremo come l’uomo può intervenire positivamente sull’ambiente, avviando al recupero determinate zone naturali senza distruggerle o danneggiarle – commenta Pierluigi Fedele, comandante provinciale del Corpo Forestale -. Le competenze dei geologi per noi sono molto importanti perché ci possono illuminare su diversi aspetti, fornendoci indicazioni utili per gli interventi gestionali di questa riserva”.