Oltre 1.800 interventi in corso per un investimento che supera il mezzo miliardo di euro nel biennio 2015-2016. Questo l’impegno della Regione, contenuto anche nel Patto per il lavoro, sul fronte contrasto al dissesto idrogeologico, prevenzione del rischio sismico e opere di messa in sicurezza del territorio.
Dopo la chiusura in tempi record del maxi cantiere per il ripascimento della costa, il primo concluso in tutto il Paese tra quelli del Piano stralcio nazionale per le aree metropolitane, sono già in fase di progettazione gli altri cinque interventi, tutti nel territorio bolognese, per 9 milioni di euro: il ripristino delle arginature della Cassa di espansione del torrente Samoggia; il secondo stralcio della Cassa di espansione di Bagnetto, sul fiume Reno; lo sfalcio di tratti arginali sempre nel bacino del Reno; la sistemazione idraulica e la realizzazione di difese spondali e aree di laminazione sul torrente Ghironda; il ripristino degli argini e la sistemazione dell'area golenale in località Passo Pioppe, nel comune di Sala Bolognese.
Una fotografia scattata dall’assessore alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, durante il seminario organizzato a Bologna da Regione, Ministero dell’ambiente e ItaliaSicura per presentare le Linee guida per la programmazione e la progettazione di opere contro il dissesto, elaborate dall'Unità di missione del Governo; si tratta di un documento aperto al contributo e ai suggerimenti di professionisti e tecnici delle pubbliche amministrazioni. L'incontro, tappa di un calendario di appuntamenti che ne prevede ventuno in tutta Italia, ha quindi chiamato a raccolta ingegneri, geologi, forestali, agronomi, geometri e architetti per costruire, assieme agli Enti pubblici e alla comunità scientifica, un’efficace programmazione degli interventi a difesa del suolo.
Tra i lavori al via il prossimo anno, quelli per la sistemazione idraulica dei principali corsi d’acqua che attraversano la pianura e la città di Bologna (Navile, Samoggia, Reno, Idice, Sillaro e Santerno); il potenziamento delle pompe dell’impianto “Il Conte” a Sala Bolognese e l'ultimazione della cassa di laminazione del torrente Lavino in comune di Zola Predosa, oltre alla Cassa di espansione del fiume Baganza a Parma.
“ItaliaSicura sta predisponendo un ulteriore Piano di interventi nel Centro-Nord del Paese per 1 miliardo e 800 milioni, con il finanziamento richiesto alla Banca europea per gli investimenti - ha annunciato l'assessore Gazzolo -. Nel 2017 ci attendiamo che possano partire in Emilia-Romagna altre opere importanti e attese, compreso il completamento delle casse di espansione del fiume Senio”.
“Per la prima volta - ha aggiunto Gazzolo - questo Governo ha riconosciuto nel contrasto al dissesto idrogeologico una vera priorità del Paese, dando vita ad ItaliaSicura e operando concretamente per la costruzione di un Piano nazionale pluriennale in cui abbiamo inserito 379 interventi da realizzare per circa 990 milioni di euro. Le Linee guida nazionali confermano la strategia già attuata dalla Regione e ci permettono di mantenere costantemente aggiornata la cassetta degli attrezzi da mettere in campo per rendere il nostro territorio più sicuro, anche grazie alle conoscenze del mondo scientifico e delle professioni”.
“L'Emilia-Romagna rappresenta un modello per la tempistica, la programmazione e la capacità di fare squadra - ha affermato Erasmo D'Angelis, coordinatore di ItaliaSicura -. Con le nuove Linee guida presentate oggi a Bologna puntiamo a superare l'ottica dell'emergenza e a rendere sempre più strutturale la cultura della prevenzione”.