Con la recente delibera n.1228/2016, in vigore dallo scorso 1 agosto, la Regione Emilia-Romagna ha stabilito un nuovo obbligo formativo per le imprese che si occupano di installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili.
Tali imprese devono frequentare un corso di aggiornamento obbligatorio di 16 ore entro 3 anni (luglio 2019). L’obbligo formativo riguarda tutti gli installatori che abbiano conseguito la qualifica professionale per attività di installazione e manutenzione straordinaria di caldaie, caminetti e stufe a biomassa, di sistemi solari fotovoltaici e termici sugli edifici, di sistemi geotermici e di pompe di calore.
L’aggiornamento formativo è necessario per mantenere la qualificazione degli installatori di impianti “FER” (Fonti Energia Rinnovabile), prevista dal Dlgs 28/2011, che ha una durata limitata nel tempo e il cui rinnovo è subordinato alla frequenza di un corso di aggiornamento. La Regione regolarizza così la posizione delle imprese qualificate dell’Emilia Romagna, dando un ampio arco di tempo a chi voglia frequentare i corsi di aggiornamento.
La formazione può essere attivata esclusivamente da enti di formazione accreditati dalla Regione Emilia Romagna. CNA Installazione Impianti raccomanda, quindi, di evitare scelte frettolose e valutare con attenzione le proposte che perverranno alle imprese. I corsi dovranno essere frequentati dal responsabile tecnico (colui che possiede i requisiti abilitativi) e non potrà essere delegato nessun altro soggetto ad adempiere a tale obbligo. In mancanza di tale adempimento, le imprese non potranno rilasciare dichiarazioni di conformità per gli interventi di installazione e manutenzione straordinaria degli impianti FER.
CNA Forlì-Cesena e CNA Formazione stanno predisponendo specifici pacchetti seminariali formativi per rispettare quanto previsto dalla delibera. Per ulteriori informazioni rivolgersi a Diego Prati, mail: diego.prati@cnafc.it – cell: 348 2483419.
Leggi anche: “Formazione installatori FER in Piemonte: pubblicata sul Bur la delibera con la proroga”