OBIETTIVI. Obiettivo principale del piano è eliminare – o attenuare il più possibile – gli ostacoli (fisici) che riducono la mobilità degli utenti (con particolare attenzione alle persone con disabilità o difficoltà motorie). Questo verrà fatto attraverso l’ampliamento della larghezza, lunghezza e altezza dei marciapiedi delle stazioni e delle fermate e il rifacimento della pavimentazione. L’adeguamento per ipovedenti e non vedenti verrà garantita con la predisposizione di percorsi tattili di orientamento e sicurezza. Più in generale, il piano punta a superare la “barriera” che il sistema ferroviario può rappresentare per gli utenti non abituali, a causa delle difficoltà a orientarsi e a muoversi all’interno delle stazioni. Una difficoltà che può essere superata riqualificando le strutture e migliorando i servizi secondo criteri omogenei e standardizzati.
GLI INTERVENTI. Sono in programma interventi all’interno delle stazioni per migliorare l’accessibilità (attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche), la riqualificazione dell’esistente, la valorizzazione dell’identità, la garanzia di comfort e sicurezza. Si lavorerà sull’interfaccia delle stazioni, e quindi sul rapporto del sistema ferroviario con gli altri sistemi (e quindi, per esempio, gli spazi per le bici, i parcheggi esterni, i piazzali) e con l’esterno. Verranno montate nuove pensiline mentre altre, già esistenti, saranno adeguate al nuovo stile; una nuova segnaletica consentirà agli utenti una maggiore leggibilità e riconoscibilità. Un’attenzione particolare andrà all’informazione, che dovrà essere puntuale, corretta, completa; sia quella in tempo reale (che sarà necessariamente visiva e sonora) sia quella “statica”.
Dovrà quindi essere completata la dotazione, in tutte le stazioni/fermate, di sistemi di comunicazione al pubblico sull’effettivo andamento della circolazione dei treni, direttamente gestiti dal CTC, così da colmare anche il gap attuale fra stazioni della rete nazionale e stazioni della rete regionale. Le informazioni al pubblico nel progetto PITTI saranno gestite da un sistema centralizzato, già operativo su parte della rete FER e in corso di estensione e completamento.
La riqualificazione delle stazioni e la loro riconoscibilità dovrà aumentare il senso di appartenenza e ridurre eventuali comportamenti negativi. In quest’ottica la Regione favorisce il “presenziamento” nelle stazioni/fermate, anche con persone non addette all’esercizio della ferrovia, ma opportunamente istruite, sostenendo dove è possibile (e consentito) la sottoscrizione di “comodati” con le amministrazioni locali o con enti no profit interessati.
E’ un intervento organico, che punta ad agevolare la fruibilità delle stazioni, e a conferire maggior riconoscibilità al sistema - ha spiegato l’assessore regionale Trasporti, Raffaele Donini, ricordando come le linee ferroviarie regionali - continuino a crescere, in termini di passeggeri.
Crediamo moltissimo nel trasporto su ferro, lo stiamo dimostrando: a poco più di cinque mesi dall’insediamento della nuova giunta – ha aggiunto Donini – abbiamo ripristinato l’abbonamento bici-treno, aggiunto un treno specifico per l’Expo, avviato le ispezioni sui treni dei pendolari. E’ in corso l’istallazione del sistema di controllo marcia treno per la sicurezza, e sono stanziate risorse aggiuntive per ulteriori lotti. Con 800mila euro è stata finanziata la seconda annualità della legge regionale 10, che incentiva il trasporto delle merci su ferro. Ora – ha concluso l’assessore – partiamo con questo piano per le stazioni, per poi arrivare – mi auguro a giorni – all’esito definitivo della gara del ferro.