Un piano di interventi da quasi un miliardo di euro per lo sviluppo economico e la coesione sociale e territoriale dell'Emilia-Romagna, che riguarda infrastrutture, messa in sicurezza del territorio, ambiente, alloggi pubblici, edilizia scolastica e impiantistica sportiva, valorizzazione del patrimonio artistico e culturale.
E' quanto prevede l'Accordo di programma fra la Presidenza del Consiglio dei ministri, la Regione Emilia-Romagna e la Città Metropolitana di Bologna firmato nella sede della Regione, a Bologna, dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dal sindaco della Città Metropolitana, Virginio Merola.
L'Accordo, si legge nel documento, definisce ed elenca gli interventi ritenuti prioritari e finalizzati "allo sviluppo economico, produttivo e occupazionale" del territorio regionale, "al potenziamento del sistema infrastrutturale, alla sostenibilità ambientale, alla sicurezza del territorio" e "al rafforzamento dell'offerta culturale e turistica" e "per la cui attuazione è ritenuta necessaria un'azione coordinata". Gli interventi prevedono investimenti complessivi per oltre 985 milioni: 850 milioni da Piacenza a Rimini e 135 alla Città Metropolitana di Bologna. Risorse previste nell'ambito della programmazione dei Fondi per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, che per l'Emilia-Romagna si era completata nell'ultima seduta Cipe dello scorso 7 agosto, e che attraverso l'Accordo di programma vengono definitivamente stanziate, dando la possibilità anche a Regione e Città Metropolitana di monitorare tutti i passaggi relativi all'attuazione delle opere.
Con l'Accordo di programma arriva anche il via libera agli ultimi finanziamenti previsti dalla programmazione Fsc: 55 milioni per la Regione Emilia-Romagna, che si aggiungono ai 604 già deliberati, e 107 milioni per la Città Metropolitana.
INFRASTRUTTURE: OLTRE 410 MILIONI. Potenziamento della rete stradale e ferroviaria, trasporto pubblico locale, piste ciclabili: il monte risorse più significativo va alle infrastrutture con oltre 410 milioni di euro.
Tra gli interventi programmati, inseriti nel Piano operativo infrastrutture: 50 milioni per il completamento della messa in sicurezza della rete ferroviaria; 20 milioni per l'acquisto di nuovi treni; 10 per estendere le ciclovie. Ci sono poi 30 milioni di euro per interventi di rigenerazione urbana, in linea con le indicazioni della nuova legge urbanistica regionale, e 7 destinati alla viabilità delle strade di montagna.
AMBIENTE E CONTRASTO AL DISSESTO: 77 MILIONI. Per migliorare i livelli di sicurezza del territorio e della popolazione vengono finanziati interventi complessivi per 77 milioni (Piano operativo ambiente). In primo piano, fra le azioni previste, il contrasto al dissesto (43 milioni), l'adeguamento delle reti di distribuzione idrica (20 milioni), il risanamento di siti inquinati (5 milioni)
IMPIANTI SPORTIVI: 40 MILIONI. Qualificazione degli impianti esistenti e recupero di contenitori non utilizzati per adeguare l'offerta a una domanda in crescita tra i cittadini. Con un'attenzione particolare ai più giovani, ma anche alla possibilità di ospitare sul territorio regionale competizioni internazionali. Le risorse verranno assegnate attraverso procedure selettive.
EDILIZIA SCOLASTICA: 60 MILIONI. Le risorse finanziano interventi urgenti di adeguamento degli edifici di scuole e università. Anche in questo caso si tratta di risorse che verranno assegnate attraverso bandi.
BANDA ULTRA-LARGA: 255 MILIONI. Con un investimento di oltre 255 milioni di euro, fondi previsti nel Piano operativo banda ultra-larga, entro il 2020 Internet ultra veloce sarà a disposizione di tutte le case, imprese, scuole dell'Emilia-Romagna, e nell'intera pubblica amministrazione della regione. Questo, grazie a servizi di connettività ad almeno 30 Mbps (megabit per secondo) e nella maggior parte dei casi ad oltre 100 Mbps, superando così gli obiettivi dell'Agenda digitale europea. In estate sono partiti i primi cantieri, tutti gli altri in autunno.
SALVAGUARDIA E PROMOZIONE DEI BENI CULTURALI: 94 MILIONI. Le risorse puntano al miglioramento della fruizione del patrimonio storico, artistico, e culturale dell'Emilia-Romagna ma anche alla valorizzazione dell'offerta di spettacoli dal vivo, con interventi di riqualificazione strutturale e di adeguamento tecnologico delle strutture.
L'accordo di programma di oggi riconosce l'Emilia-Romagna come una delle aree economiche più dinamiche e innovative in Italia e in Europa - afferma il presidente Bonaccini - una forza che va estesa al sistema del welfare regionale e, più in generale, alla forza delle nostre imprese, alla capacità dei nostri lavoratori, alla qualità delle nostre scuole e università, che insieme alle parti sociali e associazioni del terzo settore abbiamo voluto nel Patto per il Lavoro, che ci ha portato a essere la regione che cresce di più. Un gioco di squadra che si allarga al Governo, con cui abbiamo definito interventi che comportano tantissime risorse per il territorio regionale e che ci permetteranno di aumentare ulteriormente la qualità, la competitività e l'attrattività dell'Emilia-Romagna, un programma messo a punto in forte sinergia con gli enti locali e costruito intorno ai bisogni dell'intera comunità regionale. Dunque - chiude il presidente della Regione - una collaborazione istituzionale estremamente efficace, per la quale ringrazio sinceramente il presidente Gentiloni, e un'azione comune che ci vede insieme per continuare a crescere e creare occupazione, nella nostra regione e nel Paese.
Dal rilancio dell'Appennino alla riqualificazione di scuole e impianti sportivi, dall'edilizia residenziale pubblica al completamento di opere strategiche per la mobilità, le azioni finanziate con questi 110 milioni di euro sono fondamentali per Bologna e l'area metropolitana e per i cittadini che vedranno così migliorata la qualità della vita in diversi ambiti - afferma il sindaco Merola -. Questi, insieme ai 58 milioni del bando periferie e a quelli per gli importanti progetti sulla mobilità già finanziati, rappresentano una quantità di risorse enorme, che non si vedeva arrivare da molti anni sul nostro territorio, un ulteriore segno della considerazione che il Governo ha per una delle realtà trainanti del Paese.