È partita nell'Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna la discussione sul progetto di legge sull’urbanistica, presentato dalla Giunta regionale. Un provvedimento che punta a cambiare in modo radicale il modo di guardare al futuro del territorio e alla crescita qualitativa dei centri urbani.
Arriviamo alla discussione in Aula - commenta Raffaele Donini, assessore regionale all’Urbanistica - dopo un lungo percorso di confronto con gli enti locali, con le categorie economiche, con gli ordini professionali e con i sindacati. Abbiamo voluto far precedere il dibattito in Aula da una discussione vera nei territori, come è giusto che sia quando si tratta di definire il futuro delle nostre comunità. Lo stesso è avvenuto in Assemblea legislativa, nelle Commissioni e nelle udienze conoscitive, con un dibattito vero e nel merito delle cose, e sono certo che tutti i Gruppi consiliari - anche nelle diversità di opinione - daranno il proprio, importante contributo al confronto e alla qualità di un provvedimento taglia-cemento che rappresenta una vera e propria svolta storica nella direzione della tutela del territorio e dello sviluppo sostenibile.
LA PROPOSTA DI LEGGE: I PUNTI CARDINE. Tutela del territorio, rispetto per l’ambiente, crescita intelligente, attenzione alla legalità. Sono i punti fermi della proposta di legge che definisce le “Disposizioni regionali sulla tutela e l’uso del territorio”. Molti gli obiettivi: al primo posto la riduzione delle attuali previsioni urbanistiche e l’introduzione del principio del consumo di suolo a saldo zero: secondo le stime, con la nuova legge si passerebbe da 250 chilometri quadrati di previsione, sulla base degli attuali strumenti urbanistici, a 70 kmq. Si riduce anche la percentuale di territorio urbanizzato per ogni Comune: dall’11 al 3%.
Sono questi i numeri che certificano il limite all’espansione delle città e che spingerebbero verso la rigenerazione urbana e la riqualificazione degli edifici. Per questo sono già previsti investimenti per 30 milioni di euro da parte della Regione.
Il freno all’espansione urbanistica è accompagnato allo sviluppo dell’edilizia residenziale sociale, al sostegno alle imprese in caso di investimenti strategici che puntino alla crescita economica e all’aumento dell’occupazione, alla tutela del territorio agricolo.
Inoltre, per il raggiungimento di questi obiettivi, è prevista la semplificazione delle procedure e una forte affermazione dei principi di legalità e trasparenza.