Un'intesa per 'salvare' il settore
L'intesa, sottoscritta dalla Regione, dall’Alleanza cooperative del settore edile e dai sindacati regionali Cgil, Cisl e Uil, Fillea, Filca e Feneal, completa la proposta sottoscritta dalle parti il 14 novembre 2014 e riguarderà il comparto cooperativo edilizio dell’Emilia Romagna che conta circa 290 imprese cooperative e 16.425 occupati di cui 14.250 soci cooperatori.
Gli obiettiviTra i punti dell’intesa quella di richiedere la convocazione del tavolo tecnico, già istituito presso il ministero dello sviluppo economico congiuntamente al ministero del lavoro, con l’obiettivo di “promuovere un confronto utile a definire un piano di ammortizzatori, in attuazione della disciplina vigente volto a sostenere il processo di ristrutturazione, riorganizzazione e riqualificazione del settore, salvaguardando i livelli occupazionali e garantendo idonee tutele sociali”.
Ci siamo dati l’obiettivo di realizzare, in poche settimane, una piattaforma – ha aggiunto Costi – che faccia perno sia sulle politiche regionali sia nazionali che sottoporremo con forza all’attenzione del Governo. Una piattaforma, in cui ciascun attore faccia la sua parte, con una strategia articolata di innovazione e qualificazione sia della domanda che dell’offerta, una attenzione prioritaria alla legalità in tutti i suoi aspetti , una priorità agli investimenti per la sicurezza del territorio e degli edifici, al recupero e alla rigenerazione edilizia e urbanistica, alla riqualificazione energetica. In questo quadro uno sforzo particolare viene richiesto al sistema delle imprese che dovranno essere sempre più specializzate , attente alla ricerca ed innovazione e in grado di competere a tutti i livelli anche a livello internazionale.