Dopo l'approvazione del Parlamento Ue, arriva anche il via libera del Consiglio Ue alle nuove regole sulle emissioni degli impianti di combustione con una produzione compresa tra 1 e 50 MW. Il testo intende colmare una lacuna normativa. Le normative approvate negli anni scorsi disciplinavano infatti esclusivamente gli impianti industriali oltre i 50 MW e i piccoli impianti con potenza inferiore a 1 MW, lasciando un vuoto legislativo per gli impianti con una produzione intermedia.
Il testo, approvato in plenaria, fissa i valori limite di emissione per alcune sostanze inquinanti, ossia l'anidride solforosa, l'ossido di azoto e le polveri. E introduce regimi differenziati per gli impianti di combustione esistenti in base alle loro dimensioni, con l'intento di ridurre i costi per gli impianti più piccoli, pur mantenendo un elevato livello di protezione ambientale.
Le tempistiche
I limiti saranno applicati agli impianti esistenti di maggiori dimensioni (5-50 MW) a partire dal 2025 e, a partire dal 2030, a quelli più piccoli (1-5 MW). Una proroga dei termini di conformità al 2030 può essere concessa per le reti di riscaldamento a distanza, gli impianti alimentati con biomassa quale combustibile principale, quelli facenti parte di piccoli sistemi isolati (ad esempio sulle isole), gli impianti specifici collegati a un sistema nazionale di trasporto del gas. Per quanto riguarda i nuovi impianti di combustione invece le regole saranno valide già tra 3 anni.