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Come consumare meno energia negli edifici pubblici? Dall'UE le linee guida

Una raccomandazione della Commissione europea chiarisce come interpretare gli articoli 5 (consumo di energia nel settore pubblico), 6 (ristrutturazione degli edifici pubblici) e 7 (appalti pubblici) della direttiva UE 2023/1791 sull'efficienza energetica

martedì 2 luglio 2024 - Alessandro Giraudi

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Orientamenti per l’interpretazione degli articoli 5, 6 e 7 della direttiva (UE) 2023/1791 sull'efficienza energetica, per quanto riguarda il consumo di energia nel settore pubblico, la ristrutturazione degli edifici pubblici e gli appalti pubblici.

È quanto stabilisce la raccomandazione (UE) 2024/1716 della Commissione europea del 19 giugno 2024, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea Serie L del 28 giugno.

Adottata il 13 settembre 2023, la direttiva (UE) 2023/1791 è la rifusione della direttiva 2012/27/UE, di cui lascia inalterata una serie di disposizioni introducendone al tempo stesso alcune nuove. Tra le novità vi è l’innalzamento significativo del livello di ambizione per il 2030 in termini di efficienza energetica, anche per quanto riguarda il settore pubblico.

Ruolo esemplare del settore pubblico

Il capo II della direttiva (UE) 2023/1791, concernente il ruolo esemplare del settore pubblico, riconosce il ruolo guida di quest’ultimo in materia di efficienza energetica. L’articolo 5 stabilisce nuovi obblighi volti a ridurre il consumo di energia nel settore pubblico. L’articolo 6 amplia notevolmente la portata dell’obbligo di ristrutturare gli edifici pubblici. L’articolo 7 sugli appalti pubblici adegua gli obblighi attuali e ne stabilisce altri incentrati in particolare sull’efficienza energetica.

Gli Stati membri sono tenuti a mettere in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per recepire gli articoli 5, 6 e 7 e l’allegato IV della direttiva (UE) 2023/1791 entro l’11 ottobre 2025.

Gli orientamenti contenuti nella citata raccomandazione (UE) 2024/1716 indicano agli Stati membri come interpretare la direttiva (UE) 2023/1791 in sede di recepimento nell'ordinamento nazionale, nella fattispecie gli articoli 5, 6 e 7 e l'allegato IV della direttiva.

L'interpretazione vincolante della legislazione dell'UE è comunque competenza esclusiva della Corte di giustizia dell'Unione europea.

Le altre raccomandazioni

Ricordiamo che, per quanto riguarda gli articoli 4, 8, 9 e 10 della direttiva 2023/1791, gli orientamenti interpretativi in sede di recepimento sono contenuti nelle raccomandazioni della Commissione europea n. 1722 del 17 giugno 2024 e n. 1590 del 28 maggio 2024 (LEGGI TUTTO).

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