Terna ha
fornito l’aggiornamento dei dati statistici sul consumo di energia elettrica e
l’ultimo bilancio elettrico al 2021.
In qualità di membro del Sistema Statistico Nazionale, la società ha per legge il compito di elaborare le statistiche ufficiali del settore elettrico e cura l’intera rilevazione in tutte le sue fasi a partire dall’acquisizione dei dati, controllo ed eventuale rettifica di dati incongruenti, elaborazione e pubblicazione finale.
Domanda di energia elettrica
La domanda
di energia elettrica nel 2021 è stata pari a 319,9 TWh, registrando un
incremento del 6,2% rispetto all’anno precedente. È tornata in pratica agli
stessi livelli del 2019, prepandemia, quando era pari a 319,6 TWh.
Il
fabbisogno di energia elettrica è stato soddisfatto per l’86,6% da produzione
nazionale destinata al consumo, per un valore di 277,1 TWh (+3,0%) e per la
quota restante (13,4%) dalle importazioni nette dall’estero per un ammontare di
42,8 TWh, in aumento del 32,9% rispetto al 2020.
Produzione nazionale di energia elettrica
La
produzione nazionale lorda è stata pari a 289,1 TWh, registrando un +3,0%
rispetto al 2020. In dettaglio la produzione nazionale è stata coperta per il
59,0% dalla produzione termoelettrica non rinnovabile (in aumento del 5,5%
rispetto al 2020), per il 16,4% dalla produzione idroelettrica (-4,1% rispetto
al 2020) e per il restante 24,6% dalle fonti eolica, geotermica, fotovoltaica e
bioenergie (eolica +11,5%, fotovoltaica +0,4%, geotermica -1,9% e bioenergie
-2,9% rispetto al 2020).
Con focus
sulla produzione termoelettrica, vista la prevalenza che riveste nella
copertura del fabbisogno, si osserva come gli impianti di cogenerazione, che
hanno rappresentato nel 2021 il 53,7% del termoelettrico totale, a fronte di
una produzione elettrica di 101,6 TWh hanno prodotto, in assetto cogenerativo,
57,7 TWh termici, con un relativo utilizzo del calore pari all’81,8%.
La potenza efficiente lorda di generazione, al 31 dicembre 2021, è risultata pari a 119,8 GW, con un incremento dello 0,6% rispetto all’anno precedente.
F onti rinnovabili
Nel 2021 il
parco di generazione delle fonti rinnovabili ha continuato a crescere con un
incremento generale pari al 2,5% e una potenza di 58,0 GW, rappresentando il
48,4% del totale installato nel nostro Paese. Il parco di generazione
termoelettrico ha invece registrato un lieve calo, passando da 62,7 GW nel 2020
a 61,9 GW. In termini numerici, si è passati da 948.979 impianti rinnovabili
nel 2020 a 1.029.479 nel 2021 (il solo settore fotovoltaico ha registrato un
incremento 80.245 impianti). Diversi settori hanno registrato incrementi
rispetto all'anno precedente: il fotovoltaico con +4,4% si è attestato a 22,6
GW, a seguire l’eolico con +3,5% e 11,3 GW, mentre per l’idrico rinnovabile c’è
stato un lieve aumento dello 0,3% attestandosi a 19,2 GW; sono rimaste
sostanzialmente stabili le bioenergie (4,1 GW) e il geotermico (0,8 GW).
Inoltre, al 31 dicembre 2021 risultano in esercizio n. 75.070 sistemi di accumulo (+90% sul 2020) per una potenza attiva nominale complessiva pari a 407,1 MW (+124% sul 2020).
C onsumi di energia elettrica
I consumi di
energia elettrica in Italia nel 2021 sono risultati pari a 300,9 TWh, con un
incremento del 6,0% rispetto al 2020.
Dall'osservazione
dei singoli macrosettori: è stato rilevato un +8,2% per l’industria, un +6,4%
sia per i servizi che per l’agricoltura e un +1,3% per il domestico.
L’incremento,
segno della ripresa che ha seguito la fine del lock-down del 2020, ha
interessato quasi tutte le classi merceologiche. In particolare, per
l’industria, i più significativi aumenti in valore assoluto sono stati rilevati
nella metallurgia (+3,1 TWh), nell’industria dei prodotti in metallo (+1,2 TWh)
e nella classe delle ceramiche, vetrarie, cemento, calce e gesso e altri
minerali non metalliferi (+1,1 TWh); per i servizi il maggior incremento in
valore assoluto ha interessato il turismo, ossia la classe alberghi, ristoranti
e bar (+1,0 TWh) e la classe altre attività professionali scientifiche e
tecniche (+1,7 TWh).
Per la prima volta Terna ha pubblicato, in aggiunta ai consumi di elettricità, anche i consumi relativi all’utilizzo di calore prodotto dagli impianti termoelettrici di cogenerazione. La maggior concentrazione di calore utile prodotto in assetto cogenerativo è stata rilevata nell’industria (80,5% del totale di calore utile) e in particolare nell’industria del coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (17,1%), nella cartaria (16,7%) e nella chimica (14,1%). Riguardo il settore dei servizi, che ha rappresentato una quota del 6,1% dell’utilizzo totale di calore, la maggior concentrazione è stata rilevata nella sanità e assistenza sociale (2,9%). In relazione alla tipologia di destinazione, si è inoltre osservato che il 58,5% del calore utilizzato è autoconsumato e il 41,5% è ceduto a terzi.