“La nostra industria eolica rappresenta un esempio di successo europeo, ma attualmente si trova a far fronte a un insolito insieme di problemi. Per questo motivo presenteremo, in stretta collaborazione con l'industria e gli Stati membri, un pacchetto europeo per l'energia eolica. Accelereremo ulteriormente le procedure di autorizzazione. Miglioreremo i sistemi d'asta in tutta l'UE. Ci concentreremo sulle competenze, sull'accesso ai finanziamenti e su catene di approvvigionamento stabili. Questo approccio va però al di là di un singolo settore”.
Lo ha annunciato la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo stato dell'Unione 2023.
La nuova direttiva RED III
Ricordiamo che il 12 settembre scorso il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva l'aggiornamento della direttiva sulle energie rinnovabili (RED III), che entrerà in vigore dopo la formale adozione da parte del Consiglio Ue. La nuova direttiva prevede, tra l'altro, lo snellimento delle procedure per la concessione di permessi per nuovi impianti di energia rinnovabile, come pannelli solari e centrali eoliche, o per l'adeguamento di quelli esistenti. Le autorità nazionali non potranno impiegare più di 12 mesi per autorizzare la costruzione di nuovi impianti di energia rinnovabile situati nelle cosiddette "zone di riferimento per le energie rinnovabili". Al di fuori di queste zone, la procedura non potrà superare i 24 mesi.
In base al principio del "silenzio assenso", gli investimenti saranno considerati approvati in assenza di riscontri amministrativi contrari.
Pratiche commerciali sleali della Cina
“Troppo spesso le nostre società sono escluse da mercati esteri o sono vittime di pratiche predatorie. Spesso sono indebolite da concorrenti che beneficiano di ingenti aiuti statali”, ha detto von der Leyen. “Non abbiamo dimenticato il modo in cui le pratiche commerciali sleali della Cina hanno condizionato la nostra industria solare. Molte giovani imprese sono state estromesse da concorrenti cinesi fortemente sovvenzionati. Imprese pioneristiche hanno dovuto dichiarare fallimento. Talenti promettenti sono andati a cercare fortuna altrove. Ecco perché l'equità è così importante nell'economia globale: ha ripercussioni sulle vite e sui mezzi di sostentamento. Interi settori e comunità dipendono da essa”.
La Commissione avvierà un'inchiesta sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina
“Dobbiamo quindi essere consapevoli dei rischi che corriamo. Prendiamo il settore dei veicoli elettrici. Si tratta di un'industria cruciale per l'economia verde, con un potenziale enorme per l'Europa. Attualmente però i mercati globali sono invasi da automobili elettriche cinesi a buon mercato, i cui prezzi sono mantenuti bassi artificialmente grazie a ingenti sovvenzioni statali. Queste pratiche causano distorsioni sul nostro mercato. E come non le accettiamo quando provengono dall'interno, così non le accettiamo neppure dall'esterno. Posso quindi annunciarvi oggi che la Commissione avvierà un'inchiesta anti sovvenzioni riguardo ai veicoli elettrici provenienti dalla Cina. L'Europa è aperta alla concorrenza, non a una corsa al ribasso. Dobbiamo difenderci dalle pratiche sleali. Allo stesso modo, però, è essenziale mantenere aperta la porta della comunicazione e del dialogo con la Cina. Vi sono infatti anche temi su cui possiamo e dobbiamo cooperare. Ridurre i rischi senza che si verifichi un disaccoppiamento: questo sarà il mio approccio con i leader cinesi al vertice UE-Cina alla fine di quest'anno”.