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Una potenza di 320 MW attraverso due impianti geotermici da potenziare in due fasi tra il 2026 e il 2028: è quanto prevede l’accordo di compravendita energetica stipulato da Fervo Energy e l'utility Southern California Edison.
L’energia arriva dal progetto Cape Station che Fervo energy sta realizzando nel sud-ovest dello Utah: un grande sistema geotermico basato su tecnologia ESG (Enhanced geothermal systems). La campagna di perforazione della Cape Station è iniziata nello Utah nel 2023 con una potenza pianificata di 400 MW, se il progetto dovesse andare bene potrebbe essere replicato con un potenziale stimato di 10 GW.
Tecnologia ESG
La tecnologia ESG è un sistema che incrementa il rendimento delle centrali geotermiche nella produzione di energia elettrica a partire da vapore naturale. Si sfruttano le rocce calde vicine a serbatoi o giacimenti geotermici, stimolandole tramite stress termici, trattamenti chimici o fratturazione idraulica . Il metodo più comune di stimolazione è quest'ultimo, che prevede il pompaggio di acqua attraverso fenditure e porosità naturali delle rocce. Gli impianti ESG utilizzano un pozzo verticale per iniettare acqua pressurizzata, innescando così eventi di taglio tra le rocce.
Le tecniche usare da Fervo si distinguono per l’uso di una perforazione orizzontale per creare lunghi canali attraverso la roccia. Le prime sperimentazioni hanno raggiunto lunghezze laterali di 900 m e una temperatura di 191°C con flusso controllato. Grazie anche all’implementazione di un protocollo di mitigazione della sismicità indotta, uno dei più grandi problemi della geotermia potenziata è stato ridimensionato durante le operazioni.
Cos’è la geotermia e come funziona una centrale geotermica
La geotermia è una scienza che studia il calore che proviene dall’interno della Terra. Scendendo in profondità, la temperatura del suolo aumenta di 3°C ogni 100 m circa, portando le acque sotterranee a trasformarsi in vapore quando entrano in contatto con le rocce.
L’energia geotermica sfrutta il calore generato dai processi di decadimento di alcuni elementi che compongono il sottosuolo, come l’uranio, riuscendo a riscaldare l’intero pianeta. Per sfruttare questa energia vengono create delle centrali dotate di pozzi di estrazione che scendono nel terreno per pochi chilometri, da questi passa il vapore caldo che viene poi convogliato verso una turbina. L’energia meccanica generata dalla turbina viene convertita in elettrica tramite un alternatore. I vapori sono raffreddati possono essere liberati nell’atmosfera (centrali a contropressione), condensati e rimessi nel sottosuolo (centrali a condensazione) o divisi dall’acqua (centrali a flash).
L’energia geotermica conviene?
L’energia geotermica è una fonte di energia rinnovabile con una disponibilità molto elevata. L’Italia è uno dei paesi con maggiori risorse geotermiche, specialmente in Toscana, nel triangolo Larderello-Travale-Radicondoli e nel Monte Amiata.
Tra i vantaggi di questa energia vi è il basso impatto ambientale, che la rende una valida alternativa ai combustibili fossili. Inoltre, non contribuisce all’inquinamento acustico, poiché gli impianti geotermici sono silenziosi. Provenendo dal sottosuolo, non è soggetta a variazioni climatiche durante l’anno ed è meno pericolosa rispetto ad altre fonti di energia, rendendola ideale anche per gli impianti domestici.
Tuttavia, questo tipo di energia non è esente da svantaggi. Gli impianti possono disturbare visivamente il paesaggio e portare odori sgradevoli a causa delle emissioni di idrogeno solforato. Inoltre, i giacimenti si trovano a grandi profondità e sono dispersi, rendendo logistica e reperimento della materia prima difficili. Attualmente, l’energia geotermica soddisfa circa l’1-2% del fabbisogno energetico mondiale.
