Nei mesi gennaio-aprile 2023 le entrate tributarie e contributive sono cresciute complessivamente del 4,0% (+ 9,4 miliardi di euro) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il dato, contenuto nel Rapporto mensile redatto dal Dipartimento delle Finanze e dalla Ragioneria generale dello Stato, è determinato dalla variazione positiva delle entrate tributarie (+5,095 miliardi di euro, +3,4%) e dalla crescita del 5,2% degli incassi contributivi (+4,305 miliardi di euro).
L’importo delle entrate tributarie comprende anche i principali tributi degli enti territoriali e le poste correttive, quindi integra il dato già diffuso con il Bollettino del 5 giugno scorso.
CONTENZIOSO TRIBUTARIO IN DIMINUZIONE NEL 2022. Nel 2022 è stata registrata una riduzione complessiva delle liti tributarie pendenti dell’1,3% e una significativa contrazione delle controversie in attesa del giudizio in appello, -11,3%, rispetto all’anno precedente. É il quadro che emerge dalla Relazione sull’andamento del contenzioso tributario e sulle attività delle Commissioni tributarie relativa al 2022 pubblicata dal Dipartimento delle finanze - Direzione della Giustizia tributaria.
La Relazione evidenzia inoltre che nel 2022 la durata media dei giudizi di primo grado è stata pari a 1 anno e 7 mesi, il valore più basso nel periodo 2018 - 2022. Per il secondo grado è invece diminuita la durata media (2 anni e 8 mesi), in controtendenza rispetto al dato del biennio 2020-2021.
Riguardo alle controversie complessivamente pervenute alle Corti di giustizia tributaria (187.023) si registra, in particolare, un forte aumento dei ricorsi nel primo grado di giudizio (+88,2%) e un lieve calo (-4,4%) dei nuovi appelli. L’ elevato numero dei ricorsi presentati in primo grado è strettamente connesso alla ripresa delle attività di riscossione e di controllo dei tributi da parte degli enti preposti a seguito della fine del periodo legato all’emergenza Covid.
Il valore complessivo delle controversie definite nel 2022 è di circa 23,6 miliardi di euro per un ammontare medio della singola controversia pari a circa 124 mila euro.