Vanno indirizzati alla Divisione Contribuenti gli interpelli di competenza delle strutture centrali dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta dei quesiti presentati al Fisco dalle Amministrazioni centrali dello Stato, dagli Enti pubblici a rilevanza nazionale, dai soggetti di più rilevante dimensione, dai non residenti e, in generale, di tutti gli interpelli inviati dalle Direzioni Regionali alle strutture centrali nei casi di maggiore complessità o incertezza.
A partire da ieri 1 marzo 2018, la Divisione Contribuenti diventa l’unica struttura alla quale inviare le diverse tipologie di interpello. È quanto stabilito, a seguito della riorganizzazione delle strutture centrali, da un provvedimento firmato dal direttore di Agenzia delle Entrate.
Per assicurare un passaggio graduale al nuovo modello organizzativo e garantire il rispetto dei termini previsti dallo Statuto dei diritti del contribuente, fino al prossimo 31 marzo, le risposte alle istanze presentate potranno essere rese anche dalla Direzione centrale Coordinamento normativo e dalla Direzione centrale Servizi Catastali, Cartografici e di Pubblicità immobiliare della Divisione servizi. Il provvedimento indica inoltre il nuovo indirizzo unico di Posta elettronica certificata (Pec) per l’invio delle istanze.
ISTANZE AGLI UFFICI CENTRALI, IL DESTINATARIO È SEMPRE LA DIVISIONE CONTRIBUENTI. Dal 1 marzo, gli interpelli per gli uffici centrali devono essere presentati alla nuova Divisione Contribuenti, che diventa quindi l’unico punto di riferimento per la ricezione delle istanze da parte di Amministrazioni centrali dello Stato, Enti pubblici a rilevanza nazionale, soggetti di più rilevante dimensione, non residenti e per quelle presentate alle Direzioni regionali dell’Agenzia che le trasmettono alle strutture centrali per la pubblicazione della risposta o nei casi di maggiore complessità o incertezza. Sempre la Divisione Contribuenti è deputata a ricevere le istanze di coloro che intendono trasferire la loro residenza fiscale in Italia beneficiando di una imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero (cosiddetti neo residenti), dei contribuenti che presentano interpello sui nuovi investimenti e dei soggetti ammessi al regime di cooperative compliance (adempimento collaborativo, Dlgs n. 128/2015).
UNA SOLA CASELLA “CERTIFICATA”. Anche l’indirizzo Pec diventa unico: dal 1 marzo le istanze via Posta elettronica certificata vanno inviate a interpello@pec.agenziaentrate.it. Il provvedimento specifica che per gli interpelli da parte dei soggetti ammessi al regime di adempimento collaborativo occorre invece fare riferimento all’indirizzo Pec indicato nelle istruzioni per la compilazione del modello per l’adesione (approvato con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 14 aprile 2016). È indicato anche il nuovo indirizzo di posta elettronica libera (div.contr.interpello@agenziaentrate.it) utilizzabile dai soggetti non residenti che non si avvalgono di un domiciliatario nel territorio dello Stato.
PERIODO TRANSITORIO. Per assicurare un passaggio graduale al nuovo modello organizzativo e garantire il rispetto dei termini previsti dallo Statuto dei diritti del contribuente (Legge n. 212/2000) e di quelli previsti in relazione all’interpello nuovi investimenti (Dlgs n. 147/2015, art. 2, comma 2), fino al 31 marzo 2018, le risposte potranno essere rese anche dalla Direzione Centrale Coordinamento normativo, dalla Direzione centrale Servizi Catastali, Cartografici e di Pubblicità immobiliare della Divisione Servizi.